Il commento del direttore
Remo Vangelista
Saranno anche i pellegrini in visita a Roma per il Giubileo del 2025 a pagare la tassa di soggiorno. La legge di Bilancio prevede infatti che, a partire da quell’anno, i Comuni capoluogo di provincia possano aumentare di due euro l’imposta utilizzando l’extragettito prodotto dall’incremento per finanziare la raccolta e o smaltimento dei rifiuti.
L’aumento, quindi, nelle intenzioni del Governo dovrebbe abbattere il costo della Tari per i residenti. Lo schema pensato dall’Esecutivo è semplice. La tassa sui rifiuti, come spiega Il Messaggero, in media costa 325 euro all’anno (314 a Roma). Ma se i visitatori, con l’aumento dell’imposta di soggiorno di due euro, contribuiranno anche loro allo smaltimento dei rifiuti, allora la spesa per la Tari dei residenti dovrebbe di conseguenza diminuire o, perlomeno, rimanere stabile.
Oltre ai Comuni capoluogo di provincia potranno applicare il rincaro le unioni di Comuni e i Comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche e delle città d’arte.
A Roma l’imposta a ottobre è già rincarata, passando da una media di 3 euro e 70 centesimi per persona a 5,5 euro. Negli hotel a una stella ora si versano 4 euro a persona, nei due stelle 5 anziché 3 come prima e addirittura 10 nelle strutture extralusso. Dunque, nel 2025 nei cinque stelle si potrebbe arrivare a pagare fino a 12 euro per notte a visitatore.
Firenze, invece, ha portato il tetto a otto euro, mentre a Milano i rincari per gli alberghi fino a tre stelle (si verseranno 50 centesimi in più a notte per visitatore) partiranno da gennaio.