Ddl Cammini d’Italia, Santanchè: “Il nostro sarà un ruolo centrale”

Accrescere e potenziare l’offerta turistico-culturale connessa ai cammini d’Italia. Questo l’obiettivo del Ddl Cammini d’Italia, il cui esame è ripreso nelle Commissioni VII e X della Camera dei deputati. “Il fine - ha sottolineato il ministro del Turismo Daniela Santanchè - è di promuoverli e valorizzarli quali percorsi sostenibili fruibili a piedi o con mobilità dolce garantendone, al tempo stesso, l’accessibilità alle persone con disabilità e a ridotta mobilità”.

I cammini, come aggiunge il ministro, rappresentano una modalità di fruizione del patrimonio naturale e culturale diffuso e di valorizzazione degli attrattori dei territori interessati. “Per garantire e favorire la conoscenza, lo sviluppo e la tutela, anche a fini turistici, dei cammini, il Ministero del Turismo ricoprirà un ruolo centrale nella strategia di promozione degli itinerari italiani - ha aggiunto Santanchè -, grazie anche all’istituzione di strumenti quali la cabina di regia, la banca dati, il tavolo permanente e il programma nazionale per lo sviluppo e la promozione dei cammini d’Italia”.

Un grande risultato, ha precisato al titolare del dicastero, ma anche un passo in avanti a supporto del turismo lento e sostenibile “e della scoperta dei territori più nascosti della nostra Nazione, che sono custodi di tradizioni autentiche, quanto vettori in grado di incentivare il processo di destagionalizzazione del turismo”.

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