Spiagge, allo Stato le opere non amovibili a fine concessione

La corte di Giustizia europea interviene sulle opere non amovibili realizzate sulle spiagge, ritenendo corretto che al termine della concessione vengano acquisite a titolo gratuito dallo Stato italiano. Il provvedimento infatti non costituirebbe una restrizione alla libertà di stabilimento.

La corte, come si legge sul Sole 24Ore, è intervenuta il merito al caso presentato dalla Società Italiana Imprese Balneari che gestisce, sul territorio del Comune di Rosignano Marittimo, uno stabilimento balneare sul quale ha costruito una serie di opere.

Al termine della concessione, al momento del rinnovo, le opere costruite dalla Siib su tale demanio sono state acquisite a titolo gratuito dallo Stato italiano, imponendo di conseguenza il pagamento di canoni demaniali maggiorati.

Tutti gli operatori economici si trovano ad affrontare la medesima preoccupazione, che è quella di sapere se sia economicamente sostenibile presentare la propria candidatura e sottoporre un’offerta ai fini dell’attribuzione di una concessione sapendo che, alla scadenza di quest’ultima, le opere non amovibili costruite saranno acquisite al demanio pubblico.

La Corte tuttavia nonha risolto la controversia nazionale; spetta al giudice nazionale risolvere la causa conformemente alla decisione della Corte e la decisione vincola comunque gli altri giudici nazionali ai quali venga sottoposto un problema simile.

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