Il commento del direttore
Remo Vangelista
La realtà ha superato le previsioni: l’uragano Irma è il più potente mai visto nell’Atlantico e sta scatenando tutta la sua forza sulle Antille, seminando devastazione. Secondo quanto riferito dai media locali l’uragano, che ha ormai aggiunto la categoria cinque - il massimo livello della scala Saffir-Simpson, che misura l’intensità dei cicloni tropicali - ha raso al suolo l’isola di Barbuda e ha raggiunto anche Saint Martin, distruggendo con i suoi venti che sfiorano i 300 km all’ora parte dell’Aeroporto Internazionale Princess Juliana. Devastata anche Saint-Barthélemy, mentre invece Antigua è stata appena sfiorata e il suo aeroporto è già stato riaperto.
Una vittima illustre
Buona parte della popolazione di Porto Rico è rimasta senza energia elettrica e 50mila persone sono tuttora senza acqua. C’è anche un vip tra le vittime di Irma: è Richard Branson, bloccato sulla sua isola privata, l’atollo Necker, dalla furia dei venti e costretto a ritirarsi nella cantina di cemento sotto casa sua.
In Florida inizia l'evacuazione
Ora si teme per Cuba, che dovrebbe essere colpita dalla furia di Irma nelle prossime 72 ore, e la Florida: l’uragano si sta infatti spostando dai Caraibi dirigendosi verso lo Stato americano a una velocità di 24 km orari. Dopo l’evacuazione di alcune aree costiere della contea di Miami-Dade, anche il sindaco di Miami Beach ha ordinato ai residenti di lasciare la zona. Si temono, infatti, devastazioni superiori a quelle del 1992 causate dall’uragano Andrew.
In chiusura anche l’aeroporto internazionale di Key West, il punto continentale più a Sud degli Stati Uniti.