Il commento del direttore
Remo Vangelista
La Commissione europea ha invitato gli Stati membri aderenti a Schengen e quelli associati a prorogare la restrizione temporanea ai viaggi non essenziali verso l’Ue per altri 30 giorni, sino al 15 giugno 2020.
La situazione ancora molto fragile in Europa e nel mondo a causa della pandemia da Coronavirus – come sottolinea una nota della Commissione Ue, riportata su HotelMag – richiede misure continue alle frontiere esterne per ridurre il rischio di diffusione della malattia attraverso gli spostamenti, e l’eliminazione delle restrizioni ai viaggi dovrebbe essere graduale, come sottolineato nella tabella di marcia europea comune sull’eliminazione delle misure di contenimento.
“Ripristinare il normale funzionamento dell’area di libera circolazione di Schengen è il nostro primo obiettivo non appena la situazione sanitaria lo consente – ha affermato il commissario per gli Affari interni, Ylva Johansson -. Le restrizioni alla libera circolazione e ai controlli alle frontiere interne dovranno essere gradualmente eliminate prima di poter rimuovere le restrizioni alle frontiere esterne e garantire l’accesso all’Unione europea”.
La restrizione ai viaggi, così come l’invito a estenderla, si applica all’area Ue+, che comprende tutti gli Stati membri Schengen (inclusi Bulgaria, Croazia, Cipro e Romania) e i 4 Stati associati Schengen (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera), pari a 30 Paesi in totale.
La Commissione europea continuerà ad assistere gli Stati membri nell’attuazione della restrizione ai viaggi non essenziali verso l’Ue anche attraverso riunioni periodiche in videoconferenza con i ministri degli Affari interni. Inoltre, qualsiasi eventuale ulteriore proroga della restrizione ai viaggi oltre il 15 giugno 2020 dovrà essere valutato in base all’evoluzione della situazione epidemiologica.