Aruba, arrivi in crescita grazie al successo della 'recovery strategy'

L’isola di Aruba torna a riprendere quota, forte di una recovery strategy che sta dando gli effetti sperati. Con oltre un milione di visitatori annuali e un apporto al Pil nazionale di oltre il 90%, il turismo costituisce uno dei settori più importanti per la destinazione. Nel 2020, dopo un periodo di chiusura dei confini, l’isola ha riaperto ai visitatori stranieri implementando una serie di misure e accortezze che garantissero un ambiente sicuro e protetto.

L’isola ha così elaborato una strategia di recupero a livello globale per far ripartire l’industria del turismo, ottenendo ad oggi eccellenti risultati in termini di arrivi. Da gennaio ad aprile 2021 infatti, oltre 171mila turisti hanno soggiornato ad Aruba e dalla riapertura datata 1 luglio 2020 per l’Europa, Aruba ha accolto 310mila visitatori in totale.

Oggi, secondo  Caribbean Tourism Organisation, l'isola è tra le prime 5 destinazioni dei Caraibi ad assistere a una ricrescita così rapida in termini di arrivi.

"Attraverso il ripensamento della nostra strategia di marketing siamo stati in grado di attuare una recovery strategy di successo. E’ stato fondamentale mantenere alto l'interesse dei viaggiatori per Aruba anche nei periodi in cui molti viaggiatori non potevano spostarsi – ha spiegato Ronella Croes, ceo di Aruba Tourism Authority -. Con l'introduzione di alcune misure di sicurezza, nuovi requisiti di ingresso e l'avvio di un programma di certificazione igienico sanitaria a livello nazionale, siamo riusciti a evitare che l'isola fosse costretta a chiudere i propri confini per un periodo prolungato. Tutto questo è ora ulteriormente supportato da un rollout di vaccinazioni molto rapido che terminerà entro l’estate".

Il programma di vaccinazione di Aruba è infatti uno dei più rapidi al mondo e il numero di casi di Covid-19 sull'isola sta diminuendo rapidamente. Questo ha portato ad un allentamento delle restrizioni in loco, permettendo a residenti e visitatori di muoversi molto più liberamente: il coprifuoco è stato abolito e l’utilizzo della mascherina non è più obbligatorio.
Per quanto riguarda il mercato Italiano, il country manager Alessandro Zanon aggiunge: “In attesa che anche i viaggiatori italiani possano tornare a visitare le spiagge bianche e i panorami incontaminati di Aruba, l’isola si prepara ad riaccoglierli con l’entusiasmo e la professionalità che da sempre l’hanno contraddistinta. Con alcune delle più belle spiagge dei Caraibi, il maggior numero di giorni di sole della regione, ampi spazi aperti, un ambiente  sicuro e l'inconfondibile ospitalità dei suoi abitanti, l'isola è la destinazione perfetta per una vacanza outdoor  all'insegna del distanziamento sociale e della sicurezza. Grazie a collegamenti giornalieri via Amsterdam, raggiungere Aruba è molto semplice”.

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