Mauritius accelera:"Ora siamo sicuri per tutti i visitatori e pronti a correre"

Dopo l'autoisolamento di 18 mesi, Mauritius torna ad accogliere i turisti. Una scelta, quella di chiudersi, dettata dalla volontà di proteggere la popolazione locale, ma anche i visitatori che inevitabilmente avrebbero dovuto affrontare le problematiche del Covid.

Vaccini in primis, è quanto il governo ha spinto durante il periodo di stop, in aggiunta all'erogazione dei fondi destinati ai lavoratori del turismo congiuntamente ai contributi dei privati. “Per la riapertura abbiamo definito un protocollo stringente, ma tourist friendly per tutelare chi arriva sull'isola - spiega Steven Obeegadoo, ministro del Turismo (nella foto) -. Il personale di settore è totalmente vaccinato e così abbiamo potuto creare una sorta di bolla con delle condizioni sanitarie ottimali”.

Ambizioni di rinascita
Guardando ai dati, dal 1º al 31 ottobre sono stati circa 90mila gli arrivi dall'estero, ossia il 43% rispetto al 2019. L'obiettivo per il futuro è ambizioso e mira a quel milione e più di turisti accolti fino a due anni fa. “Entro la fine della stagione vorremmo toccare quota 300mila, per giungere poi a 650mila a luglio” aggiunge il ministro.

Gli hotel 4 e 5 stelle sono stati i primi a registrare alti tassi di riempimento, poco meno delle 21 compagnie aeree del 2019 sono tornate a volare sulla destinazione e la stessa Air Mauritius, dopo i momenti di difficoltà, è pronta per il rilancio dell'isola.

I mercati
Il primo traguardo per Mauritius è consolidare i mercati tradizionali come Europa, Sud Africa e La Réunion per poi orientare le vele verso quelli in crescita come India, Russia, Nord ed Est Europa. Esperienza, sostenibilità, sicurezza e digitalizzazione sono i key concept. “Il mercato italiano è fondamentale in quanto già maturo - sottolinea Arvind Bundhun, direttore di Mtpa -. Visto l'enorme potenziale, stiamo intensificando i rapporti con gli operatori e anche le strategie sul b2c, a inizio dicembre incontreremo il trade a Milano e a Roma”.

L’accessibilità è un nodo cruciale: “Avere voli diretti - conclude Bundhun - aiuterebbe a vendere la destinazione, per questo stiamo lavorando con Air Mauritius per stimolare la domanda e quindi fare sì che sia possibile aprire un volo dall’Italia. Parallelamente abbiamo messo sul tavolo una trattativa con Ita per ripristinare l’operativo da Roma, che Alitalia proponeva in alta stagione”.

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