La Francia riprende la sua corsa, ma il risultato del 2019 è ancora lontano

Una boccata d’aria fresca, dopo due anni di crisi dell’incoming. Si può definire così il 2023 della Francia, che si sta riconquistando a suon di cifre il suo posto sulla scena turistica internazionale, nonostante una concorrenza sempre più agguerrita che, probabilmente, non le farà raggiugere i risultati del 2019.

Mercati anglofoni in testa
Secondo le stime di Atout France, a fine anno il Paese dovrebbe addirittura battere il record di entrate turistiche internazionali stabilito nel 2022, pari a 58 miliardi di euro. È la clientela straniera, britannica e americana in testa, a tornare in modo spettacolare. Con un particolare incoraggiante, secondo quanto riportato dall'Echo Touristique: non teme l'inflazione e, soprattutto nel settore alberghiero, arriva a spendere il budget risparmiato negli ultimi due anni per la sua voce ‘viaggi e tempo libero’.

Sempre presenti i mercati di prossimità, come quello belga e il tedesco, ma resta fedele al suo Paese anche la clientela francese.

La concorrenza
Nonostante, però, i segnali incoraggianti, secondo gli analisti francesi la forte concorrenza dei vicini del Mediterraneo – uno su tutti la Spagna, che sta lavorando per portare a termine quello che spera sarà il suo anno record – e la competizione sui prezzi e sui prodotti impediranno ancora alla Francia di arrivare a chiudere il 2023 con i 90 milioni di visitatori stranieri ospitati nel 2019.

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