Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sono 30 milioni i visitatori attesi per l’Expo 2025 di Osaka, l’esposizione universale che ha preso il via ieri e ha visto il ministro degli Esteri Antono Tajani al taglio del nastro del Padiglione Italia. Una vetrina globale cui partecipano 158 Paesi e 9 organizzazioni internazionali che si presentano al pubblico con i propri padiglioni, oltre a quelli Signature, nei quali saranno in mostra idee innovative provenienti dal Giappone per un futuro più sostenibile e interconnesso. Il tema di questa esposizione è, infatti, ‘Designing future society for our lives’.
Questa, spiega Sky TG24, è la prima volta di un’esposizione universale con affaccio sul mare, attorno all’isola artificiale di Yumeshima. Per accogliere i padiglioni l’architetto giapponese Suo Fujimoto ha costruito il Grand Ring, una struttura in legno che con il suo diametro esterno di 675 metri è una delle più grandi nel suo genere al mondo.
Circa 30 milioni, dicevamo, i visitatori attesi anche se, per ora, il numero di biglietti venduti in pre-vendita è stato sotto le aspettative; a oggi sono, infatti, poco più di 9 milioni rispetto ai 14 che erano stati preventivati.
L’Italia in mostra
C’è molta attesa sul Padiglione Italia, disegnato dall’archistar Mario Cucinella e primo nei sondaggi tra quelli da visitare nei prossimi mesi. Il Padiglione Italia è risultato infatti al primo posto nei voti dei telespettatori di due emittenti giapponesi.
“Siamo qui - ha detto Tajani - perché riteniamo il Padiglione Italia di Osaka uno straordinario strumento per la presenza politica ed economica del nostro Paese in Giappone e in tutta l’Asia” e “una tessera importante del mosaico Italia che stiamo rinforzando in tutto il mondo”. Il ministro ha tagliato il nastro insieme al commissario dell’Italia per l’Expo Mario Vattani e al monsignor Rino Fisichella (il padiglione del Vaticano è ospitato all’interno di quello italiano).
Al padiglione è previsto un milione di visitatori e in mostra ci sono opere come la Deposizione di Cristo di Caravaggio, in Giappone grazie al Vaticano, ospitato per la prima volta nel Padiglione Italia, e quattro disegni del Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci, esposti a rotazione per tutta la durata di Expo.