I Caraibi e l'onda
perfetta:
alla ricerca
dell'equilibrio

Quel che le relazioni internazionali favoriscono, il cambiamento climatico può rapidamente togliere. Nonostante l’ottimo andamento degli arrivi nel Golfo del Messico rilevato dalla Caribbean Tourist Organization, con un 18% di crescita media nel 2024 rispetto al 2023, la ceo e segretaria generale Dona Regis-Prosper si è affrettata a lanciare la nuova iniziativa trimestrale ‘Sustainable Tourism in Action’: una serie di webinar formativi per i 29 Paesi del bacino attraverso cui velocizzare la transizione ecologica della loro offerta turistica.

“Gli habitat delle nostre isole e dei nostri arcipelaghi - ha osservato Regis-Prosper - sono oggi privilegiati dal turismo nordamericano ed europeo non solo per la loro bellezza, ma anche per quella stabilità politica che ha portato a un forte aumento sia dei collegamenti aerei che marittimi. Ciononostante, la loro esposizione a fenomeni naturali sempre più estremi deve indurre ad adottare strumenti di resilienza migliori per cautelarci con stagioni turistiche più lunghe”.

Il primo appuntamento online, previsto per il prossimo 17 febbraio, farà leva sulla necessità di estendere a tutte le attività in loco la misurazione della carbon footprint, onde elaborare offerte proporzionate alla sostenibilità dei territori; ma l’intero 2025 verterà sul tema: “Caribbean Resilience: Crafting Tomorrow’s Tourism”.

I dati dell’area

Fra le aree più virtuose, dal punto di vista degli arrivi, c’è sicuramente l’arcipelago di St. Kitts and Nevis (+14% di arrivi solo fra gennaio-giugno 2024), ma sono in particolare le destinazioni minori come Castries, St. Lucia (+15%), Barbados (10,3%) o Dominica (14,6%) a mostrare oggi una rapida innovazione del proprio prodotto, grazie alla spinta di voli sempre più economici e numerosi (con prezzi scesi sino al 25% nel 2024).

Altri, come Anguilla, hanno addirittura beneficiato di un boom di esposizione internazionale per il semplice fatto di avere un dominio internazionale con le stesse lettere “ai” dell’Intelligenza Artificiale: i guadagni dalle tasse di registrazione sono praticamente quadruplicati, arrivando a toccare l’incredibile cifra di 32 milioni di dollari (il 20% delle entrate governative).

Fa eccezione Cuba, che pur sperando quest’anno nella rimozione del bando statunitense, paga le ritorsioni internazionali sulla propria economia (-9,5% di arrivi nel 2024).

Escludendo l’Isla Grande, comunque, i Caraibi stanno vivendo un momento d’oro, che premia le vacanze dinamiche e oltre le rotte più battute del turismo.

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