Franco Gattinoni:“Un grave danno creato da eccessivo allarmismo”

Il Gruppo Gattinoni prende posizione in merito all’emergenza creatasi negli ultimi giorni, preoccupato per il grave impatto economico dovuto alle cancellazioni di viaggi leisure, eventi e viaggi d’affari, innescate da un eccessivo allarmismo. È Franco Gattinoni (nella foto), presidente Gruppo Gattinoni, a esprimere delusione in merito alla gestione dell’emergenza coronavirus in Italia.

“Sono deluso e amareggiato dai comportamenti della nostra classe politica – si legge nella nota firmata da Gattinoni -, di cui non vedo una cabina di regia ma solo interventi in grado di creare allarmismo e panico. Credo che in ambito nazionale e regionale si stia nettamente sottovalutando l’entità dell’impatto economico che si sta arrecando al nostro Paese e la gravità delle perdite.

La differenza con l'estero
"All'estero sono stati più pragmatici e risoluti nell'affrontare la situazione, senza sottovalutarla ma senza nemmeno terrorizzare l'opinione pubblica. Si è innescata una follia collettiva che dobbiamo arginare e i media e i social network in tutto questo hanno avuto e stanno avendo un ruolo di primo piano nell'amplificare in maniera esponenziale lo stato di allerta e paura che si è generato.

Ridimensionare l'allarmismo
“E’ assolutamente necessario ridimensionare l’allarmismo creato in questa settimana, per cercare di recuperare i gravi danni economici già procurati. Per farlo noi imprenditori stiamo cercando un dialogo con le istituzioni attraverso interlocutori accreditati come Confindustria o Confcommercio, per chiedere al governo di iniziare a rivedere i toni allarmistici utilizzati fino a ora perché si possa tornare presto alla normalità.

Il sostegno alle associazioni di categoria
“Oltre a ciò  - prosegue il presidente - sarà comunque necessario dare seguito alle richieste di aiuto che stanno arrivando dalle varie associazioni di categoria del turismo in tema di ammortizzatori sociali e sgravi fiscali alle imprese colpite da questa crisi, e non solo nelle zone rosse. Le aziende stanno cancellando viaggi leisure e business, eventi e incentive di marzo, non solo a Milano ma anche nel resto d’Italia e all’estero. Un grave danno per tutto il comparto che subirà importanti ripercussioni economiche sui prossimi 12 mesi”.

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