Il commento del direttore
Remo Vangelista
Le fiere sono uno straordinario moltiplicatore di business per le aziende, ma anche uno dei principali motori del turismo d’affari con un’alta capacità di spesa. Da sole, indica l'ultimo rapporto Prometeia-Aefi, muovono ogni anno 20 milioni di visitatori - di cui 1,5 provenienti dall’estero -, mentre i viaggi legati alle fiere contribuiscono al 4% dell'intera spesa turistica italiana e da loro dipende il 2,5% dei pernottamenti totali delle strutture ricettive della Penisola. A livello economico attivano un valore della produzione di oltre 10 miliardi di euro l’anno, con un impatto occupazionale stimabile in circa 90 mila addetti.
Smentite le previsioni
Una centralità che ha voluto ribadire il ministro del Turismo Daniela Santanché, intervenendo all’evento a Roma per i 40 anni di Aefi, l’associazione di riferimento delle fiere italiane. “Durante la pandemia qualcuno diceva che le fiere non avrebbero più avuto senso e che le aziende non avrebbero più investito nel settore. La realtà li ha invece smentiti, perché i numeri dei visitatori e dei buyer sono esplosi. Nessuno vuole fermare il progresso ed è chiaro che dobbiamo avvalerci di tutti gli strumenti del nostro tempo”. E ha poi incalzato: “Quello che è accaduto ha dimostrato che la tecnologia è un complemento e non può essere una sostituzione. La fiera ha nella sua essenza il rapporto fisico tra le persone, lo stringere le mani, il vedere e toccare i prodotti che si espongono. Elementi fondamentali, che non si possono sostituire”.
Industria fondamentale
Un’industria tornata a correre dopo la pandemia, in grado di attrarre un turista che si muove per lo più in bassa stagione e spende il 60% in più rispetto alla media. “Da ministro del Turismo - ha sottolineato Santanchè - ho sempre detto che le fiere sono un segmento importante per il comparto: non solo per la promozione del territorio, ma anche perché vengono fatte in periodi dell’anno dove non ci sono picchi e, quindi, aiutano a destagionalizzare e a stabilizzare di più i lavoratori. Le fiere - ha proseguito - aumentano inoltre la qualità del nostro turismo, perché portano un turista di qualità, che ha una capacità di spesa più alta”.