Il commento del direttore
Remo Vangelista
Se c’è una cosa che l’emergenza sanitaria ancora in atto sta insegnando alle aziende è la necessità di reinventarsi per poter sopravvivere. Una lezione che gli hotel, che hanno visto il loro reddito crollare a causa della mancanza di domanda, stanno giocoforza imparando.
La via per reinventarsi, secondo la ricerca di Colliers International, c’è, ed è quella di trasformare le camere in uffici, cambiando la fruizione degli spazi per intercettare la nuova nicchia di mercato: quella dei dipendenti delle aziende in telelavoro.
“Sono sempre di più le imprese che, a causa dell’emergenza sanitaria, stanno ripensando il loro modo di far lavorare i dipendenti - spiega a Hosteltur Antonio Andreu, direttore associato di Colliers - e che hanno deciso di adottare la modalità dello smart working in aternanza con i giorni in presenza. È qui che il settore alberghiero può fornire una soluzione molto efficiente".
Flessibilità sui tempi corti
Esistono già grandi aziende che gestiscono spazi flessibili e strutture deputate al coworking che danno in affitto le loro sale su base settimanale o per periodi più lunghi, ma il cosiddetto ‘hotel ibrido’ – questa la definizione di Colliers - potrebbe soddisfare il fabbisogno di uffici per pochi giorni o addirittura per poche ore, entrando in un mercato la cui offerta è molto limitata, a fronte di una domanda in forte crescita.
Accor e B&B Hotels
Tra chi ha già capito l’importanza di intercettare questa richiesta c’è Accor che, all’inizio della cirisi, ha deciso di adattare le proprie stanze offrendole come uffici dalle 6 del mattino alle 8 di sera, come alternativa per sopravvivere alla pandemia. Anche la catena B&B Hotels ha rilevato la necessità di trovare un "luogo di lavoro tranquillo e confortevole con una rete wi-fi che consenta lo svolgimento di videoconferenze a un prezzo accessibile", lanciando il programma "Sala di lavoro per tutti".
"I ricavi potrebbero aumentare"
"Gli hotel che offrono i loro servizi tradizionali, ma anche uno spazio in cui incontrarsi, collaborare, socializzare o lavorare – spiega Dirk Bakker, direttore del settore alberghiero per la regione Emea di Colliers International - saranno in grado di ottimizzare le zone di bassa performance
all'interno della struttura, utilizzando lo spazio in due modi diversi contemporaneamente e aumentando così i ricavi”.
Occorre, però, un ingrediente fondamentale: la flessibilità che, accompagnata dalla dotazione tecnologica, può consentire all’hotel di essere in grado di affittare spazi di lavoro con un servizio personale e di alta qualità. Tra i requisiti fondamentali anche la versatilità nella configurazione degli arredi e degli spazi della camera d'albergo, in modo che sia possibile trasformarla velocemente in un ufficio.
Non dovrebbero poi mancare anche spazi adeguati per il lavoro condiviso: sale riunioni, aree flessibili nelle aree comuni e altre abilitate al coworking. Se la struttura possiede queste caratteristiche è pronta: in un battibaleno potrà trasformarsi in un hotel ibrido.