Agenzie e privacy/1Geo, allarme sui costi

Inizia oggi una serie di articoli con cui TTG Italia approfondirà il tema del Gdpr, la nuova normativa sulla privacy che dovrà essere applicata da tutte le aziende dal prossimo 25 maggio. Nei prossimi giorni, parlando con esperti ed esponenti del mercato, questa agenzia di stampa affronterà i vari temi legati alle regole che le agenzie di viaggi saranno tenute ad osservare tra poche settimane.

“Quello che ci preoccupa di più sono i costi a carico delle agenzie”. Luca Caraffini (nella foto), ceo di Geo Travel Network, non usa giri di parole. E arriva subito al sodo: il Gdpr costerà caro ai dettaglianti. La cifra esatta è ancora difficile da quantificare, ma non sarà irrisoria. “Le agenzie di viaggi dovranno adeguarsi con antivirus, computer su cui conservare i dati, server”. Tutti interventi e strumenti che hanno un prezzo. “C’è poi il discorso del professionista che dovrà seguire l’adeguamento: anche lui ha un costo”. Perché il regolamento europeo sulla privacy non è qualcosa “alla quale ci si può adeguare da soli”.

Insomma, prima ancora che per i possibili strascichi legali nel caso di mancati adempimenti, il timore principale è per gli ulteriori esborsi che andranno a erodere i margini (già in difficoltà) delle agenzie di viaggi.

L’impatto sui costi e sui processi
A tutto questo si vanno ad aggiungere anche “le attività che gli agenti di viaggi dovranno svolgere”. A carico delle agenzie (così come delle altre aziende) ci saranno infatti una serie di misure volte a tutelare i dati e la privacy dei clienti. “E questo porterà ancora più pressione sulle agenzie, per espletare pratiche delle quali prima non dovevano preoccuparsi”.

Dal punto di vista pratico, Geo sta valutando diverse soluzioni per offrire alle proprie agenzie strumenti in grado di soddisfare i nuovi criteri. “Ma comunque l’agenzia di viaggi dovrà porre in essere dei processi. E questo ci preoccupa”.

Capitolo a parte, quello delle sanzioni. “Il problema è che le multe non sono da poco”. Si parla infatti di una cifra che può variare dal 2 al 4% del fatturato globale dell’azienda: calcolatrice alla mano, per un marginalità come quella di un’agenzia di viaggi non sono numeri da poco.

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