Il commento del direttore
Remo Vangelista
"Siamo con la prima compagnia al mondo che è Delta, con Atlantia che è una delle maggiori al mondo nel suo settore, dobbiamo metterci di impegno per non riuscire". È pronto a scommettere sul piano di rilancio di Alitalia Gianfranco Battisti, ad di Ferrovie dello Stato.
Lui, l'uomo che più ha creduto nell'inedita alleanza tra treno più aereo, ma anche il più restio a lasciare trapelare dettagli sulle trattative di questi mesi, non ha dubbi sulla solidità del progetto che mette insieme Fs con Delta e Atlantia e in un'intervista al Corriere della Sera dei giorni scorsi è tornato a ribadirlo.
I tempi
"Il 15 settembre dovremmo fare l'offerta affidandoci a un management solido" ha assicurato Battisti precisando che tutte le sfide di Fs ruoteranno sempre di più attorno all'intermodalità: "Occuparsi di mobilità significa capire che i clienti non devono avere un servizio da stazione a stazione ma 'door to door', da punto di partenza a punto di arrivo. E che nel tragitto potranno usare diversi mezzi. Vanno messi in rete stazioni, aeroporti e porti come porte di accesso al Paese attraverso treni, aerei e bus".
L'idea turistica
All'Italia, ha sostenuto, "serve questo approccio. Un turista che da New York vuole andare a Firenze avrà un biglietto unico, atterrerà a Fiumicino, e troverà un Frecciarossa che lo porterà in centro". Una strategia che, ha aggiunto il manager, "va incontro anche all'esigenza di redistribuire i flussi turisti oggi troppo concentrati sulle destinazioni tradizionali".
L'ad di Ferrovie ha poi spiegato che a dare linfa agli investimenti in Alitalia non ci sarà solo il traffico passeggeri, ma anche il trasporto merci: "Non dimentichiamo che siamo la seconda manifattura d'Europa e che quindi merci e logistica saranno anch'essi volano di sviluppo". A. D. A.