Il commento del direttore
Remo Vangelista
Tutto da rifare. E in pochissimo tempo. La questione Alitalia si è trasformata in un secondo cerino acceso in mano per il Governo dopo il caso Ilva e ora si stanno studiando le contromosse dopo il passo indietro di Atlantia e la messa in stand by del piano da parte di Fs.
Mentre si attende per oggi il vertice al Mise tra i commissari straordinari e il ministro Stefano Patuanelli, per la compagnia spunta una nuova ipotesi a impronta tedesca, ovvero che aprirebbe la strada all’ingresso di Lufthansa secondo i termini richiesti dal Gruppo.
La ricostruzione
Nella ricostruzione fatta da Repubblica, per Alitalia potrebbe aprirsi la strada della ristrutturazione immediata affidata a un solo commissario affiancato da un manager esperto del settore. Il nome che circola su questo fronte è quello di Michael Kraus, che una decina di anni fa guidò Lufthansa Italia e poi Air Dolomiti. Altro elemento che avvalorerebbe la pista tedesca.
Secondo questo progetto la compagnia verrebbe divisa in tre, separando handling, manutenzione e volo. Lo Stato si accollerebbe la soluzione per gli esuberi, con un piano di ricollocamento oltre agli ammortizzatori sociali (e ai 400 milioni di prestito ponte bis necessari per proseguire con l’operatività). Terminata questa fase si aprirebbe la vendita della compagnia con l’ipotesi più probabile dell’ingresso in scena di Lufthansa insieme ad Atlantia, affidando a Fiumicino il ruolo di hub forte.
Le altre piste
Affianco a questo scenario restano in campo le altre piste, che sono quella della ricomposizione della cordata o della messa in liquidazione da parte dei commissari. Senza escludere l’arrivo di nuove proposte, come il ventilato ritorno di fiamma da Air France-Klm.