Il commento del direttore
Remo Vangelista
Nessuno vuole perdere la sua compagnia. Tutti i governi europei stanno realizzando che la crisi legata al Covid-19 rischia di sconvolgere il trasporto aereo internazionale. In queste ore anche l’Esecutivo belga sta valutando come intervenire a supporto di Brussels Airlines, vettore controllato da Lufthansa.
La riduzione della flotta e del personale annunciato ieri dal vettore belga rischia infatti di impattare pesantemente anche sullo scalo aeroportuale di Bruxelles, che oggi può contare su 24mila dipendenti.
Il Governo belga ha reso noto di essere pronto a iniettare denaro liquido per 290 milioni di euro nella casse della linea aerea. Al momento sono in corso trattative con Carsten Spohr, ceo di Lufthansa, che sta prendendo tempo per offrire al Belgio un piano in grado di mantenere un network internazionale per Brussels.
Un taglio pesante di alcune rotte a lungo raggio potrebbe creare ulteriori tensioni, togliendo ossigeno anche allo scalo di Zaventem. Secondo alcuni giornali locali, il Governo di Bruxelles sta inoltre valutando la possibilità di entrare nell’azionariato della linea aerea. Una mossa per evitare che il piano di tagli annunciato da Spohr crei un altro problema sociale. (r.v.)