Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Bene il Green pass europeo, che la Commissione Ue ha promesso dal primo luglio. Ma ora l’urgenza è quella eliminare il prima possibile ogni restrizione agli spostamenti, almeno fra gli Stati comunitari”.
È questo l’appello lanciato ai regolatori europei durante l’Aviation summit di A4E (Airlines for Europe), per voce del suo presidente Johan Lundgren (ceo di easyJet). “Si prevede che, a fine giugno, il 70% degli europei abbia già ricevuto una dose di vaccino anti Covid e un quarto la seconda. Non ci sono più motivi per mantenere una situazione dove ogni Stato può applicare regolare non omogenee rispetto agli altri” ha aggiunto.
Le cifre
Sui vettori pesa la previsione della Iata, che per l’industria aerea continentale calcola una perdita complessiva di 18,14 miliardi di euro per il 2021. “Siamo fondamentali per la ripresa economica e in modo particolare per il turismo, che rappresenta almeno il 9% del Pil europeo” ha aggiunto Lundgren. “Ma dobbiamo essere nella condizione di operare senza vincoli. Abbiamo dimostrato di saper garantire la totale sicurezza in volo”.
La speranza americana
Qualche speranza emerge anche sul fronte dei voli extra Ue. Il presidente americano Joe Biden è in Europa in questi giorni, per il G7 e per alcuni incontri bilaterali. “Potrebbe esserci qualche annuncio, relativo al reciproco riconoscimento dei certificati vaccinali, utili per far ripartire il corridoio atlantico” ha commentato il commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders. “Ma per ora è solo un’ipotesi”.