Il commento del direttore
Remo Vangelista
"Noi di Ryanair amiamo l’Italia e l’Italia ama noi e, mentre Ita è un problema per questo Paese, noi siamo un’opportunità di crescita. Ne dovrebbero tenere conto tutti, proprio tutti: sarebbe ora che anche Papa Francesco iniziasse a volare con noi e non con un vettore italo-tedesco, o quello che diventerà”.
Anche se ha percorso tutta la Penisola in mezza giornata, arrivando da Roma a Milano per la sua seconda conferenza stampa in poche ore, Michael O’Leary non perde la sua verve e, battute a parte, lancia strali contro tutti i competitor, in primis Ita. Alla domanda sulla possibile discesa in campo di Air France come partner alternativo a Lufthansa nella compagine azionaria della nuova compagnia risponde con un’alzata di spalle: “Sono soltanto rumors, ma che il partner sia tedesco o francese poco importa: o su Francoforte, o su Parigi il destino di Ita è di diventare comunque un vettore di servizio”.
"I competitor non mi preoccupano"
Altra alzata di spalle per liquidare la questione dell’avanzata di Wizz Air ed easyJet: la raffica di nuove tratta sulla Penisola non sembra spaventare affatto O’Leary. “Se sono preoccupato? Assolutamente no - risponde -. Loro aggiungono due o tre macchine, noi 25, portando a 92 il numero totale di aerei in Italia. Si tratta di ordini di grandezza del tutto differenti”.
E, dopo averne già parlato a Roma torna a insistere sulle richieste fatte al Governo italiano sul raddoppio dei movimenti giornalieri a Ciampino, la sospensione delle tasse ambientali e la rimozione dell’addizionale comunale che, dice “c’è solo in Italia e serve a pagare le pensioni degli ex piloti dell’ex compagnia di bandiera”.
Se Draghi accetterà le sue richieste, Ryanair metterà altri 50 nuovi aerei dando lavoro ad altre 1.500 persone, il tutto con zero aiuti di Stato rispetto ai 3,5 miliardi ricevuti da Ita. “Ripeto, noi per l’Italia siamo un’opportunità, non uno spreco di denaro pubblico”.
Forti venti di ripresa
Incoraggianti le stime sul traffico che, spiega O’Leary, è destinato a una ripresa molto forte dalla primavera in poi: “Noi dal canto nostro cercheremo di calmierare le tariffe mantenendole competitive - anche grazie al blocco del prezzo del fuel fino a marzo 2023 -. Tariffe che, però, inevitabilmente in estate saliranno sia per il costo del lavoro che aumenta in alta stagione, sia per la fortissima domanda di corto raggio da parte dei passeggeri europei”.
Dalle sue basi di Milano il vettore quest’estate opererà 144 rotte di cui tre nuove per Madeira, Newcastle e Francoforte Hahn.