Il commento del direttore
Remo Vangelista
Lufthansa non si tira indietro e sollecita il Governo italiano ad accelerare sulla privatizzazione di Ita Airways arenatasi all’indomani della caduta di Draghi. “Al di là degli sviluppi politici, Ita ha bisogno di un partner e noi pensiamo di essere quello giusto. Questo è indipendente da quale partito o gruppo di partiti governi il Paese” ha messo in chiaro ieri l’amministratore delegato, Carsten Spohr, a margine di un conference call sui risultati finanziari del gruppo.
Riferendosi alla lettera inviata a giugno al premier Mario Draghi, Spohr, riferisce il Corriere, ha ribadito la necessità “di essere veloci” nella privatizzazione del vettore. La prima manifestazione d’interesse per Ita risale infatti a gennaio e a inizio luglio gli advisor del Mef avevano giudicato migliore l’offerta vincolate di Msc-Lufthansa rispetto a quella avanzata dal fondo statunitense Certares.
Lo stallo non piace a Lh
Poi la caduta del Governo ha aperto una fase di stallo che sta indisponendo non poco i tedeschi: “La nostra pazienza non è infinita” ha avvertito ieri il manager, sottolineando come anche i sindacati ritengano che “Ita abbia bisogno di un partner e che Msc e Lufthansa siano quelli adatti”.
Le parole di Spohr arrivano a poche ore di distanza dalla richiesta ufficiale della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, di bloccare l’operazione e di congelarla fino all’esito delle prossime elezioni. “Ora che abbiamo affrontato sacrifici enormi per comprimerne i costi - ha sostenuto in una nota - occorre valutare con attenzione la presenza dello Stato nella compagnia e la partecipazione azionaria di altri partner”. Ma difficile trovare altri acquirenti disposti a mettere sul tavolo 800 milioni per il rilancio del vettore.