Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sarà un’estate strana quella di Delta in Italia. Come stanno facendo tutti i competitor la compagnia Usa ha messo a punto un piano d’assalto alla Penisola con numeri mai visti prima e un’estensione della stagionalità necessaria per rispondere alla fortissima domanda. Eppure proprio nell’estate numero uno Delta, salvo sorprese dell’ultimo momento, è destinata a perdere l’alleato per eccellenza nel Paese, Ita Airways: nel momento in cui la compagnia italiana finirà sotto l’ala di Lufthansa automaticamente decadranno tutti gli accordi di code sharing.
“Siamo perfettamente attrezzati per questa evenienza – spiega a TTG Italia Frederic Schenk (nella foto), regional sales manager Southern Europe del vettore Usa -, la nostra programmazione e la joint venture transatlantica con Air France-Klm e Virgin Atlantic possono offrire innumerevoli soluzioni alternative”. E poi ci sono i numeri: l’operativo estivo prevede 12 collegamenti giornalieri, sette dei quali da Roma (fino a tre voli al giorno per New York, due per Atlanta e uno a testa per Boston e Detroit), tre da Milano (bigiornaliero sul Jfk oltre al volo su Atlanta) e due da Venezia (New York e Atlanta).
Ampio impegno in tutta Europa
“Non sarà solo l’Italia a beneficiare di questo investimento – prosegue il manager – perché sull’Europa in generale opereremo come mai abbiamo fatto prima. C’è una domanda molto forte, in particolare dagli Stati Uniti, l’Italia è diventata richiestissima, ma anche il pubblico italiano sta performando bene”. Nessun numero al momento, ma il sorriso che accompagna le dichiarazioni la dicono lunga sul come le aspettative siano quanto mai alte.
Garanzia categorie premium
E ci sono poi due elementi che stanno dando garanzie in più anche sul fronte della redditività: “Stiamo avendo forti riscontri per la nostra premium select – conferma Schenk -, notiamo che il pubblico che riprende a viaggiare vuole avere qualcosa di più ed è disposta a spendere una cifra più alta per viaggiare con maggiore comodità, avere un servizio superiore sull’offerta gastronomica. E poi gli amenity kit”. E per completare l’opera c’è il ritorno del business travel: “Il segmento corporate – aggiunge – sta gradualmente tornando ai livelli tradizionali, noi oggi siamo all’80 per cento del traffico pre pandemia”.
Aspettative sull’inverno
Fermo restando che i bilanci veri si faranno poi tra qualche mese, con la dovuta prudenza che gli eventi degli ultimi anni hanno insegnato a tenere ben presente, il trend fa prevedere che qualcosa di più rispetto all’anno passato potrà essere fatto anche a livello di winter, dove è già stata annunciata l’estensione fino a dicembre del Venezia-New York: “E’ ancora troppo presto per dire come sarà l’operativo invernale, per ora siamo concentrati sulla summer – conclude -. Diciamo che personalmente ho delle grandi aspettative”.