Il commento del direttore
Remo Vangelista
Conto alla rovescia per Jump. Lunedì 13 maggio il nuovo tour operator di casa Uvet aprirà ufficialmente le vendite. Per svelare il progetto Ezio Birondi (nella foto) arriva nella redazione di TTG Italia a Milano carico e pronto alla nuova avventura.
L'amministratore delegato di Settemari è confortato dalle prime analisi e dal grafico del pre-vendita aggiornato dal suo direttore generale Leonardo Rosatelli.
I due si guardano e sorridono prima di svelare che il test in funzione da qualche settimana sta portando alla luce risultati inaspettati per il nuovo tour operator 'targato' Settemari.
Birondi spiega infatti che “un primo test su 200 punti vendita ha confermato che Jump ha tutti i numeri per sfondare sul mercato. È stata una vendita reale che ci ha permesso di affinare il prodotto e la tecnologia applicata. Ho già detto nei mesi scorsi che vi sono spazi per un generalista innovativo come Jump. Adesso ci siamo, si fa sul serio. Ci divertiremo”.
Il processo è stato molto lungo. Dopo l’acquisizione di Condor cosa è successo?
Dopo aver acquisito Condor era necessario cambiare pelle, adattarsi e anticipare alcune mosse di mercato. Jump avrà sede a San Marino e potrà utilizzare tutti servizi del gruppo. Ora abbiamo la filiera in grado di rispondere al meglio alle richieste di tutti i segmenti del comparto.
Con Settemari capofila?
Direi che siamo sempre più completi con il format club di Settemari, il tailor made di Amo il Mondo e la novità Jump.
Conferma la previsione di 15 milioni di euro per l’esercizio 2020?
Se prosegue un certo tipo di tendenza, già il prossimo anno possiamo raggiungere una cifra d’affari tra i 15 e i 20 milioni di euro. Comunque la nostra intenzione di registrare crescite a doppia cifra mi pare percorribile. Senza mai intaccare il business di Settemari o Amo il Mondo.
Però i concorrenti non staranno a guardare e alcuni di loro hanno posizioni di forza. Spaventato?
Ci interessa sapere cosa fanno gli altri protagonisti del comparto, ma noi andiamo per la nostra strada. Vi sono dei vuoti e delle esigenze di mercato evidenti. Noi 'colpiremo' in quella direzione.
Leonardo Rosatelli ascolta e interviene a più riprese per sottolineare la volontà di Jump di scardinare alcuni meccanismi di mercato, “perché siamo la risposta a chi dice che non ci sono più spazi di manovra”.