Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un’estate da guardare con circospezione. Ancora una volta arriva la stagione che dovrebbe decidere le sorti del turismo. E quest’anno lo fa con un carico di incertezze che rischiano di rovinare il periodo di massimo lavoro (ma anche massimo incasso) delle agenzie di viaggi.
La distribuzione nelle prossime settimane dovrà fare i conti con tutta una serie di intoppi che potrebbero minacciare il loro percorso.
1 - Il Mare Italia e il ritorno del Mar Rosso. Da qualche tempo ormai non si parla d’altro: l’Egitto ha rialzato la testa e questo è sicuramente un bene perché, come in passato agenzie e tour operator non si stancavano di ripetere, il Mar Rosso è un prodotto insostituibile. Ma la ripresa della destinazione ha anche un rovescio della medaglia: l’erosione delle quote sul Mare Italia. Le prenotazioni devono ancora decollare per cui, al momento, è difficile dire se il ‘combinato disposto’ dei due fenomeni porterà più vantaggi o più svantaggi. Ma di sicuro c’è più di un motivo per tenere le antenne dritte.
2 - Gli effetti del maxiponte. Alcuni lo avevano previsto: il lunghissimo ponte di fine aprile avrebbe avuto ripercussioni sulle prenotazioni per l’estate. Non tutti erano d’accordo su questa analisi, ma l’allarme era stato lanciato. Ora che è arrivato il momento di vendere l’alta stagione si vedranno gli effetti del maxiponte.
3 - Stop ai B737 Max 8-9: aumentano i prezzi? La grande notizia della primavera, sul fronte dei trasporti, è stato lo stop ai B737 Max 8 e 9 dopo gli incidenti di Lion Air ed Ethiopian. E mentre le previsioni per il ritorno in pista dei due modelli continuano a vedere slittamenti di data, gli aeromobili stanno fermi negli hangar delle compagnie. Le quali sono a caccia di aerei sostitutivi. Un processo che, ovviamente, ha dei costi. Non sarebbe strano, dunque, se i prezzi dei biglietti iniziassero ad aumentare.
4 - Aeroporti presi d’assalto. Gli scali congestionati sono ormai un dato di fatto. Lo scorso anno le notizie da diverse parti del mondo (soprattutto in Europa) avevano parlato più volte di aerostazioni ormai al limite della capienza, quando non oltre. Non c’è ragione per cui quest’anno la situazione debba essere tanto diversa. Con un interrogativo in più, per quanto riguarda l’Italia: il trasloco di Linate a Malpensa.
5 - Cosa ne sarà di Alitalia? Questo è, forse, l’interrogativo più grande. I contatti tra gli interessati proseguono ma, per il momento, manca ancora un disegno definito. Insomma, il destino del vettore è ancora tutto da scrivere. Inoltre, i liquidi si stanno assottigliando. Insomma, i punti interrogativi sono ancora tanti.