Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il problema dei rimborsi nel turismo non vale solo per l’Italia. Tutta l’Europa è stata travolta dall’ondata di cancellazioni. Ma mentre nella Penisola il settore ha trovato uno scudo con la possibilità (a scelta dell’organizzatore) di fornire un voucher al posto del rimborso in denaro, nell’Ue la situazione è differente. Così l’Unione ha deciso di incoraggiare i clienti ad accettare note di credito (come appunto i voucher), a condizione che si possa chiedere un rimborso in un secondo momento, nel caso in cui il credito non sia utilizzato per una seconda prenotazione.
La notizia, come riporta ttgmedia.com è stata ripresa dall’Abta, l’associazione britannica degli agenti di viaggi. I rappresentanti della distribuzione avrebbero accolto la scelta dell’Ue con favore, sollecitando anche il Governo Uk a prendere una posizione simile.