Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ora sembrerebbe ufficiale, dal momento che l’annuncio arriva direttamente dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri: tasse e contributi con scadenza il 31 maggio saranno rimandati a 16 settembre. In quella data, dunque, dovranno essere saldati tutti gli adempimenti fissati precedentemente per i mesi di marzo, aprile e maggio. Ma a essere rimandati sono anche gli avvisi bonari, le cartelle esattoriali e gli accertamenti in scadenza dal 2 marzo, come sottolinea lastampa.it. La misura dovrebbe essere contenuta nel decreto ‘maggio’.
Attenzione però: questo non significa che fino a settembre non ci saranno versamenti fiscali. Il rinvio riguarda infatti solo le somme inizialmente da pagare a marzo, aprile e maggio. Da giugno le scadenze riprenderanno regolarmente. A cui si vanno ad aggiungere le cartelle esattoriali. Insomma, il rischio è quello di un vero e proprio ingorgo fiscale nella parte centrale dell’anno. L’idea cui si sta lavorando sarebbe dunque di far slittare le cartelle al 2021.