Il commento del direttore
Remo Vangelista
Non parlate di sorpresa di mercato con Ezio Birondi (nella foto) perché “Jump è ormai adulto e ben strutturato”.
Il brand legato a Settemari e guidato dal manager milanese sta affrontando la stagione 2021 con le idee ben chiare, sostiene Birondi. In questa intervista con TTG Italia svela i progetti del t.o. Che guarda anche al consumatore finale. Per trovare nuovi settori di crescita in un anno ancora solcato dalla crisi.
Dopo 2 anni di vita come si colloca Jump sul mercato ?
Si tratta di un operatore che ha mostrato sin da subito grandi potenzialità. Oggi posso dire che è esploso, con una base strutturale forte sia di personale sia di prodotto. La fase d’avvio possiamo definirla sdoganata.
Parliamo di un prodotto molto attuale. Il vecchio ed eroico pacchetto di viaggio va in soffitta ?
Non dico questo, ma con Jump abbiamo dato al mercato un prodotto elastico e dinamico. Nulla di bloccato, tutto estremamente flessibile.
Con questa operazione avete completato la formazione tour operating ?
Abbiamo Settemari per la villaggistica, Amo il Mondo per il settore su misura e Jump. Siamo come un animale che si adatta a tutto. Posso dire che facciamo ogni battaglia con l’elemento giusto.
Grazie a Jump pensate di entrare anche nel campo del b2c ?
Ora lavoriamo tanto e bene con le agenzie, ma stiamo pensando a un nuovo canale perché serve spazio per la crescita.
E le agenzie cosa diranno ?
In fondo con Jump stiamo offrendo anche alla distribuzione un settore inesplorato. Possono pescare in un altro mare.