Il commento del direttore
Remo Vangelista
Finalmente si torna a festeggiare e a guardare al futuro: Marco Peci, direttore commerciale di Quality Group (nella foto), approfitta della ricorrenza dei 40 anni di attività de Il Diamante per fare il punto sulla situazione e tracciare la via per il futuro.
Il Diamante in festa
“Finalmente torniamo a festeggiare – commenta il manager -. In questi 23 anni di Quality Group fino a pochi mesi dalla pandemia non perdevamo occasione di festeggiare le ricorrenze storiche che riguardavano i nostri marchi. Ritornare a festeggiare, questa volta il 40° di una grande squadra come quella del Diamante, ha un enorme significato per tutti noi perché in qualche modo segna il ritorno ad una normalità a cui abbiamo anelato in questi due anni”.
Voltare pagina
Due anni che, ricorda Peci, “abbiamo affrontato tutti con grande coraggio. Ciascuno di noi è stato chiamato in modo diverso a partecipare ad una resistenza che non è stata indolore. Ora è tempo di guardare avanti ma per guardare avanti dobbiamo innanzitutto spogliarci dai luoghi comuni. Perché Guardare avanti non significa guardare indietro. Lo sottolineo perché il nostro comparto continua a confrontare il presente con il passato ed a desiderare di tornare al periodo pre-pandemico. Scordiamocelo, quel periodo è passato e non tornerà. Quello che sarà, sarà frutto delle scelte, delle azioni che faremo nei prossimi mesi, e delle opportunità che avremo”.
Oggi, secondo Peci “viviamo già in una dimensione un po’ diversa dal passato, diversa da quella che avrebbe potuto essere senza il Covid, non necessariamente completamente diversa o uguale al passato. Dobbiamo quindi percorrere questi mesi ed i prossimi con grande umiltà e con gli occhi freschi come dicono in Cina, cercando attraverso una attenta osservazione della realtà di ricavarne l’indicazione giusta per interpretare al meglio il presente ed il futuro che ci aspettano. Non sappiamo ancora davvero quale sarà la nuova dimensione e se e quanto differente da quella passata, però qualche elemento di riflessione ricavato dalla realtà che osserviamo lo abbiamo”.
Cosa è cambiato
Innanzitutto, “Il turismo è ripartito in gran parte del mondo con grandissimo slancio anche se viaggiare è più complicato ed oneroso del passato. Oggi operare nell’ambito del turismo organizzato è molto più complesso a causa della pandemia ed ai suoi effetti che si sono ripercossi sui vettori, sull’hotellerie, sull’occupazione e sui fornitori di servizi turistici, sui costi dei carburanti e più in generale dell’energia. Oggi quindi è più difficile e complicato viaggiare proprio quando il consumatore richiederebbe maggiore qualità, garanzie, servizio e tutele. Il turismo organizzato in questa fase offre grandi opportunità e risposte al consumatore e continuerà a darle anche quando con l’aumento dei flussi turistici, determinato dalla crescita demografica mondiale e dall’aumento della capacità di spesa, il turismo tornerà a generare grandi numeri che andranno necessariamente gestiti attraverso l’organizzazione e la pianificazione”.
La forza della specializzazione
Con la crescita generale dei volumi, anche se in modo non direttamente proporzionale, “crescerà anche il numero di persone che ha un approccio più sofisticato al consumo di prodotti turistici. Chi meglio delle agenzie di viaggi e dei tour operator specialisti saprà lavorare su quel turismo che vuole e persegue la qualità, la personalizzazione, l’esperienza?” chiude il manager.