Il commento del direttore
Remo Vangelista
Anche le destinazioni dell'Asia allentano la stretta sul Covid e riaprono al turismo: un'occasione per tutto il comparto, come sottolinea Evaneos.
Viola Migliori, country manager Southern Europe, commenta: "La graduale riapertura delle principali mete asiatiche è certamente una splendida notizia. Non solo per i viaggiatori, ma per i paesi stessi che dal turismo ricevevano rilevanti ingressi economici". E aggiunge: "La proposta Evaneos per visitare l’Asia è come sempre fuori dalle rotte più battute e prevede numerose possibilità (anche nella stagione invernale) per entrare in contatto in maniera autentica e responsabile con questi meravigliosi paesi".
Per l'occasione, Evaneos riassume le principali regole in vigore in alcuni dei maggiori Paesi dell'Asia. Innnanzitutto la Thailanda, dove dal primo ottobre non è più necessario esibirie il Thailandia Pass o il risultato negativo del tampone Pcr.
Poi il Giappone, che ha gradualmente abolito le restrizioni: dall'11 ottobre i cittaini di 68 Paesi, tra cui l'Italia, possono liberamente visitare il Paese; in via di abolizione anche il numero massimo di arrivi giornalieri.
Il Laos invece richiede ancora il certificato di vaccinazione o l'esito negativo del tampone, oltre al visto turistico. Per il Vietnam l'unico obbligo ancora in vigore è quello di indossare la mascherina, anche all'aperto, e munirsi di una polizza per le spese mediche in caso di contagio; i soggiorni sotto i 15 giorni non richiedono più il visto.
L'India ha abolito la quarantena, ma resta l'obbligo del visto elettronico e l'invio di una dichiarazione sanitaria sul sito web dedicato, dove andrà inserita la data di vaccinazione o l'esito del test.
Per visitare l'Indonesia invece sarà ancora necessario un visto, oltre alla presentazione del certificato vaccinale o di guarigione. Inoltre è necessario scaricare l'applicazione di monitoraggio e tracciamento del Covid.