Il commento del direttore
Remo Vangelista
La marcia di InViaggi continua. A poco meno di un anno dall’ingresso del brand nel Gruppo Fruit Viaggi, il riposizionamento dell’offerta generalista del tour operator comincia a produrre i frutti sperati.
“Il primo quadrimestre del nuovo anno porta con sé volumi in generale superiori rispetto a quelli registrati nel 2019 – spiega il direttore trade & marketing, Raffaele Sigillo (nella foto) -. Anche se il perimetro non è ovviamente paragonabile, gli indicatori sono comunque positivi ed evidenziano un ritorno alle prenotazioni anticipate, con il booking che si sta già muovendo anche sull’autunno”.
L’operazione InViaggi procede con l’inserimento di nuovi prodotti generalisti all’interno del contenitore che va ad affiancarsi all’altro brand di casa, Fruit, specializzato in villaggi.
“Egitto, Turchia, Tunisia, Spagna, Grecia, Croazia ed Emirati sono le mete al momento proposte, alle quali dall’autunno tornerà ad aggiungersi anche l’oceano Indiano”.
Per ogni destinazione, gli spunti di viaggio vanno arricchendosi di contenuti: “InViaggi intende parlare a un target di clientela giovane e dinamico, che sceglie di viaggiare in libertà sfruttando però tutta la nostra assistenza e professionalità. In questo periodo ad esempio puntiamo molto su Dubai e sul tour degli Emirati Arabi, grazie ai con voli di linea diretti Fly Dubai da Bergamo, Napoli e Catania. Le proposte prevedono pacchetti con partenze settimanali in luglio e agosto di sette notti per Dubai e sei notti/otto giorni per i tour Emirati Arabi, con alberghi a 4 e 5 stelle”.
Al momento la performance migliore è quella registrata dall’Egitto, che riesce ad attrarre volumi importanti di clientela malgrado la concorrenza sia diventata serrata. Ma anche la Tunisia non è da meno: “Abbiamo appena invitato un centinaio di agenti di viaggi a conoscere la nostra offerta, forte di una struttura a Mahdia e di una a Hammamet. Si tratta di un prodotto che piace e che sta tornando in vetta alle preferenze degli italiani”.
Per quanto riguarda il discorso pricing, nessuna novità: “Abbiamo cercato di mantenerlo sotto controllo, riassorbendo in parte gli innegabili aumenti dovuti all’incremento dei costi. Egitto, Tunisia ma anche gli Emirati presentano comunque un pricing assolutamente competitivo, grazie agli accordi preferenziali che abbiamo stipulato con i nostri fornitori”.