Il commento del direttore
Remo Vangelista
La corsa di Valtur verso l’upscale e l’upper upscale non si arresta. E’ Giuseppe Pagliara (nella foto a destra insieme a Robert El Khoury), a.d. del Gruppo Nicolaus Valtur, a spiegare durante TTG Travel Experience che il piano di sviluppo di strutture al top di gamma ha un nuovo gioiello alle Maldive, il Ja Manafaru.
“Sarà una struttura inserita nella linea Escape, che ha in sostenibilità, experience e well being i suoi punti di forza. L’obiettivo è quello di regalare ai nostri ospiti una vacanza completamente libera, grazie a un’esperienza tutto incluso di alto livello”.
Il Valtur Escape alle Maldive proporrà la formula all inclusive à la carte, sarà brandizzata dal tour operator e verrà venduta a partire dal 1 dicembre in abbinamento al volo dall’Italia. “Dal 22 dicembre utilizzeremo il collegamento con Ita Airways - aggiunge il manager – ma già dai primi di dicembre sarà possibile effettuare un soggiorno, che presentiamo anche in combinata con uno stop over negli Emirati, in Giappone o in Thailandia”.
Robert El Khoury, vice president & sales & marketing di Ja Resorts, catena proprietaria del Ja Manafaru, sottolinea come il gruppo di nove resort disseminati fra Maldive, Seychelles e Dubai ponga al centro sostenibilità e wellness all’insegna di quel concetto di ‘vacanza libera’ che rende le strutture del gruppo perfettamente in linea con gli standard proposti da Valtur.
“Le camere sono di grandi dimensioni, minimo 150 metri quadrati, e ogni villa ha un butler dedicato – prosegue Emmer Guerra, responsabile prodotto e contrattazione del Gruppo Nicolaus -. La struttura dispone di 80 stanze e la proponiamo con un pacchetto base di 4000 euro volo compreso”.
Il Ja Manafaru verrà venduto in esclusiva per l’Italia da Valtur, che a livello internazionale disporrà di un contingente di camere per i propri clienti.
“Stiamo compiendo un grosso lavoro di internazionalizzazione, con l’obiettivo di andare a proporre i nostri prodotti su alcuni mercati chiave come quelli nordamericano, brasiliano, argentino cinese e coreano - aggiunge Pagliara -. Un lavoro indispensabile, visto che la crescita si fa anche sull’estero”.
Tutti questi progetti che dovrebbero consentire al Gruppo capitanato dai fratelli Pagliara di migliorare ulteriormente il già positivo risultato del 2023, stimato in un fatturato pari a 135 milioni di euro per il ramo tour operating (160 milioni in totale), con un Ebitda pari al 5%.
“Il futuro sarà comunque condizionato dall’andamento della situazione in Israele, un problema che al momento sta condizionando fortemente le prenotazioni sull’Egitto” precisa il manager.