Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’anno volge al termine e in casa dei tour operator è tempo di bilanci. A conti fatti, il 2024 ha consolidato il trend del 2023, segnando però un ritorno a valori più ‘normali’ e meno influenzati dalla grande voglia di tornare a viaggiare che ancora influiva sui conti del 2023.
Un anno di consolidamento, che riconferma la voglia di lungo raggio con un occhio però più attento alla spesa da sostenere, lievitata a causa dell’ulteriore aumento dei prezzi. Aumento che va anche a influire sul fatturato totale, cresciuto in generale in modo molto più accentuato rispetto al numero dei passeggeri, e che va a ridurre la marginalità.
A conti fatti però, il clima generale resta positivo: la tendenza previsionale delineata dai t.o. è ancora limitata alle percentuali, in attesa dei dati definitivi, ma il sentiment è buono.
Malgrado le difficoltà avvertite dal Mar Rosso, l’esercizio 2024 di Veratour mantiene una media di crescita dei ricavi tra il 5 e l’8%. “Le ultime settimane dell’anno decideranno la numerica finale - commenta il ceo Stefano Pompili -, ma possiamo già ritenerci soddisfatti del risultato”.
“African Explorer e World Explorer - fa eco il titolare Alessandro Simonetti - hanno riconfermato e anche leggermente incrementato i volumi dello scorso anno, cosa che ci rende soddisfatti del lavoro svolto nel 2024”.
“Il 2024 si avvia verso una chiusura positiva – conferma il direttore commerciale di Quality Group, Marco Peci -, con risultati complessivi superiori alle aspettative. L’interesse per i viaggi itineranti anche a lungo e medio raggio ha trainato la crescita. Ci aspettiamo che i trend positivi continuino anche nel 2025, con la conferma di mete già popolari e nuove aperture”.
Crescita anche per Giancarlo Brunamonti, responsabile tour operating di Kuda, che conferma una previsione di volumi di fatturato a +7-9%.
Risultati con il più anche per Kel 12, che mette a segno un “incremento di fatturato del 30%” come segnala l’a.d. Gianluca Rubino.
La performance è stata trainata come si diceva anche dall’aumento del valore medio dei viaggi. “Per fine anno prevediamo una chiusura caratterizzata da un aumento significativo sia nel numero delle richieste sia nel tasso di conversione in pratiche effettive – commenta Danilo Curzi, ceo di Idee per Viaggiare -, con un incremento anche del costo medio per pratica”.
In linea con queste attese anche i conti in casa Naar: “Confermo quanto già definito - spiega il direttore generale Luca Battifora - con una previsione di chiusura corrispondente ad una crescita di fatturato dell’11%”.
Più cauto Ludovico Scortichini: “Le previsioni di chiusura al momento sono buone - dice il ceo di Go World -, anche se il Capodanno non sta andando molto forte. Tuttavia, negli ultimi giorni abbiamo registrato un’impennata di richieste ... un trend in controtendenza, visto che nel primo semestre si è lavorato molto in advance booking”.
Gruppi in ripresa
In questo quadro generale, i gruppi hanno ripreso quota. “Nel complesso il 2024 si chiuderà in crescita rispetto il 2023 – aggiunge il direttore commerciale di King Holidays Roberto Minardi -, sia in termini di passeggeri che di fatturato. Molto positivo, in particolare, l’andamento del reparto gruppi, trainato da un incremento del 40% delle destinazioni a lungo raggio”.
Per il ceo di Mappamondo, Andrea Mele, il 2024 si conferma un’annata di consolidamento, “con una crescita del 10% sul fatturato 2023, che era stato per noi un anno top. I passeggeri sono cresciuti in misura minore, ma quel che conta è che anche quest’anno abbiamo messo a segno un incremento sulla marginalità”.
Infine, anche Alidays consolida i numeri, “in linea con le aspettative” fa sapere il ceo Davide Catania.