Roma dà l’addio al Papa:
i piani speciali del travel

La morte di un Papa è un evento che rimette Roma al centro del mondo. Sono 200mila le presenze stimate in piazza San Pietro per il giorno delle esequie. E anche se il cordoglio per la scomparsa del Pontefice è ancora vivo, il mondo del turismo deve fare i conti con la macchina organizzativa da ricostruire in breve tempo, visto che tra poco i programmi saranno completamente da modificare.

“È ancora troppo presto per fare conti e o previsioni, esprimiamo ancora il nostro cordoglio – ha dichiarato Stefano Corbara, presidente di Fiavet Lazio -, ma certo ora dovremo gestire rimborsi o proporre alternative a chi aveva già prenotato e troverà musei e chiese chiuse”. Il riferimento è ad esempio ai musei Vaticani e al palazzo di CastelGandolfo che, anche se per ora hanno comunicato la chiusura solo per il 26 aprile, insieme alla cappella Sistina resteranno sicuramente vietati più a lungo per il Conclave. Ma cambi di programma ci saranno anche per le visite annullate alla Basilica, la salita sulla cupola e il passaggio della Porta Santa, tutti tour gettonati soprattutto quest’anno.

Anche l’amministrazione Capitolina è in fermento, e se l’assessore ai grandi eventi Alessandro Onorato per ora ribadisce solo il suo cordoglio, Mariano Angelucci, presidente della XII commissione permanente turismo, fa sapere che “stiamo aspettando notizie più certe per convocare una commissione straordinaria”.

Il vero nodo è che la morte improvvisa di Papa Francesco è avvenuta nel pieno del grande ponte che unisce Pasqua al 25 aprile e al primo maggio. “Siamo ancora in fase di comprensione, ma non penso ci sarà spazio per ulteriori aumenti. Siamo nel pieno dei ponti, con le tariffe già alte, e che probabilmente subiranno un’ulteriore impennata. Sarà difficile gestirlo”, ha dichiarato Roberto Pannozzo, ceo di Carrani Tours.

I trasporti

Con o senza ospitalità arriveranno a Roma migliaia di persone. Il gruppo Fs ha predisposto un piano straordinario di treni a lunga percorrenza verso la Capitale e presidi presso le principali stazioni di Roma. Anche Adr si prepara ad attutire il colpo, visto che previsioni parlano di un aumento di 15/20 mila passeggeri complessivi da oggi a sabato.

A livello organizzativo è in corso uno stretto coordinamento tra Adr, Enac e gli altri Enti di Stato coinvolti, ed è previsto un rinforzo di tutti i presidi operativi e tecnici nonché un incremento di bus e taxi nelle fasce orarie di punta. Al momento non sono considerati aumenti in operativo di nuovi voli (di linea e charter), ma da Adr fanno sapere che tutte le infrastrutture del “Leonardo da Vinci” e del “G. B. Pastine” sono pronte ad accogliere le delegazioni. Prevista anche l’istituzione di una no-fly zone sulla Capitale.

In maggiore affanno il mondo dei bus turistici. “Siamo in un periodo di alta stagione che sta andando benissimo – ha dichiarato Riccardo Verona, presidente di An.Bti. Confesercenti -. I nostri autobus sono in Costiera Amalfitana, in Costa Azzurra o sui laghi. Sarà difficile trovarne di disponili”. Da Flixbus confermano l’aumento della richiesta: “a seguito della morte del Santo Padre, facendo un confronto fra le ricerche di oggi e la media nei cinque giorni precedenti, abbiamo registrato incrementi nella domanda su diverse tratte dirette a Roma, fra cui molte internazionali”. Per fare qualche esempio: Chambéry-Roma ha registrato un +158%, ma anche i collegamenti da Praga (+80%), Parigi (+21%) e Marsiglia (+16%). “Anche noi abbiamo allertato tutti i nostri collaboratori di servizi bus – ha chiuso Carrani -, anche se per ora non riscontriamo aumenti di flussi. Ora aspettiamo eventuali riflessi dal mercato sudamericano”.

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