Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Dopo quattro anni di stop a causa della pandemia la Cina sta vivendo un periodo di nuovo slancio turistico, ripresentandosi sulla scena internazionale con località e temi di viaggio inediti, al pari di infrastrutture e gestione dell’offerta rivoluzionate”. Michele Serra, amministratore delegato di Mistral Tour, celebra così il ritorno di uno dei Paesi più amati dall’operatore, che vede il raddoppio delle prenotazioni in casa Quality Group rispetto allo scorso anno.
“Il venir meno dei flussi internazionali, oltre che interni, ha reso evidente al Paese l’importanza del turismo come volano economico, ma anche come veicolo di soft power della propria immagine – spiega Serra -, spingendo a implementare un provvedimento sino a poco tempo fa impensabile: a partire dal 30 novembre 2024 e sino al 31 dicembre 2025, i cittadini italiani in possesso di passaporto ordinario possono viaggiare in Cina senza visto d’ingresso sia per affari, sia per turismo, sia per visite a familiari e amici, ma anche per transito, con una permanenza massima di 30 giorni”.
La policy Visa Free
Estesa a 38 nazionalità, la visa-free policy risponde perfettamente alla crescita di domanda che il Paese continua a registrare. A gennaio l’amministrazione nazionale dell’immigrazione ha confermato un flusso di 64,8 milioni di visitatori internazionali nel 2024, in crescita dell’82,9% rispetto alla stagione precedente. Largo merito è stato riconosciuto proprio alle nuove politiche riguardanti il visto (di esse hanno usufruito 20,11 milioni di visitatori stranieri), ma anche all’implementazione di sistemi di pagamento senza contanti grazie alle piattaforme nazionali Alipay e WeChatPay, così come dei sistemi di traduzione simultanea per offrire al viaggiatore la massima libertà sul posto.
Grazie alle opportunità e alle innovazioni dischiuse dalla strategia cinese, Mistral Tour ha potenziato la propria offerta: oltre a Fenghuang, le montagne di Avatar, Chengdu “dove ballano i panda” e la Pingyao dei tagliatori di carta, da marzo 2025 l’operatore inserisce a catalogo anche il Guizhou, provincia di minoranze etniche a nord del Vietnam capaci di costruire spettacolari ponti del vento e della pioggia. Salgono dunque a 12 le proposte dei tour di gruppo e a 10 quelle dei tour individuali, con programmi compresi sempre fra i 9 e i 17 giorni e nei quali viene riservato crescente spazio agli aspetti culturali che meglio caratterizzano la classicità cinese: dalla vita dei vicoli di quartiere agli spettacoli del teatro popolare, dalla visita delle abitazioni tradizionali alle lezioni di tai-chi, arrivando alla scoperta dei locali di maggior tendenza.
Il concierge
“Un’ulteriore novità che lanceremo nel corso dell’anno - aggiunge Serra - riguarda il servizio di concierge, pensato per accompagnare passo a passo il nostro ospite durante la scoperta del Paese: che si tratti di prenotazioni al volo di ristoranti, auto, musei o biglietti, i servizi potranno essere pagati direttamente tramite Alipay e messi a disposizione su telefonino mediante la generazione di codici Qr code. In questo modo il dialogo con le nostre guide e il nostro personale di assistenza, che continuano a essere formati per rispondere al meglio a ogni estensione dell’offerta cinese, può avvenire a livello multicanale”.