Il commento del direttore
Remo Vangelista
Oggi si celebra il World Tourism Day, l’iniziativa voluta dall’Unwto come call to action rivolta alle comunità internazionali, ai Governi, alle istituzioni in genere così come agli investitori privati per mettere in campo una strategia globale di investimenti per fare nascere un nuovo turismo. Un momento importante che arriva alla vigilia di TTG Travel Experience e InOut, l’appuntamento b2b dedicato all’industria del settore organizzato da Italian Exhibition Group e che riunirà a Rimini Fiera dall’11 al 13 ottobre tutti gli attori della filiera. Edizione importante che ci viene illustrata da Gloria Armiri (nella foto) Group Exhibition Manager - Tourism & Hospitality Division di Italian Exhibition Group.
Con la sua sessantesima edizione TTG si conferma la manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale…
I numeri lo confermano. Siamo diventati il punto di riferimento per il turismo in Italia, ma ormai siamo riconosciuti non solo dal mercato nazionale, come testimoniano le presenze internazionali in fiera, che crescono di anno in anno. Non a caso per questa edizione facciamo anche un grande salto e per la prima volta i buyer internazionali potranno incontrare con un’agenda strutturata anche le destinazioni estere e non soltanto i protagonisti dell’offerta italiana. Un passaggio epocale per TTG e fa diventare l’appuntamento punto di riferimento per tutto il Mediterraneo.
L’area Italia si conferma la più ampia in termini di numero di padiglioni e aree espositive coinvolte. Ci saranno tutte le Regioni?
Sì, saranno tutte presenti a avranno una presenza sia commerciale sia istituzionale. Va però sottolineato anche un fatto importante, ovvero che nell’area Italia non troveremo solo le Regioni, ma anche varie rappresentanze dei territori, città metropolitane, Camere di Commercio. Tutti motori produttivi che ormai lavorano a stretto contatto con le aziende del comparto. E poi avremo ovviamente la politica, che avrà la possibilità di entrare a diretto contatto con il mercato e cercare strategie per fare crescere l’industria turistica.
In questo contesto il contingente dei buyer sarà sempre più ricco e saranno rappresentati 62 Paesi…
E’ indubbio che la nostra forza sia la nostra capacità di reclutare buyer in tutto il mondo. Li conosciamo uno a uno e sappiamo segmentare nel migliore dei modi le loro esigenze e richieste. Abbiamo raggiunto in questo aspetto un livello di perfezione che leggiamo poi nel grado di soddisfazione degli espositori. Posso dire tranquillamente che in Italia non esiste un’altra realtà in grado di selezionare con cura i migliori buyer del settore.
A livello associazionistico quali presenze ci saranno?
Ci sarà una completa rappresentazione del turismo intermediato: avremmo quindi Astoi con il suo villaggio, Fto, Fiavet, Confcommercio, Cna, Assoviaggi, Aiav e Maavi.
Particolarmente importante sarà anche la rappresentanza degli enti internazionali…
Nel 2023 contiamo ben 55 tra enti e destinazioni, con una menzione speciale per la Giordania che per il secondo anno è partner country. Segnaliamo tra gli altri anche il Portogallo che ha ampliato notevolmente la sua presenza in fiera riconoscendo la strategicità di TTG. Ci sarà poi il ritorno della Turchia, mentre anche per l’Egitto avremo un deciso ampliamento degli spazi.
Il tema portante sarà quello dell’Utopia. Perché?
Utopia è intesa quale attivazione di un pensiero visionario e coraggioso indispensabile per realizzare il ‘nuovo turismo’ Questo è quanto mai calato nei progetti e nelle strategie di tutti gli attori del turismo, privati e istituzionali, impegnati a costruire un’offerta attenta alle sensibilità ambientali e sociali di questo tempo, a rivalutare e incoraggiare le relazioni tra le persone e tra queste e le altre specie viventi. Ci troviamo in una nuova era, molto complessa, e l’industry del turismo lo sa bene.
Quest’anno ci sarà anche il traguardo delle 60 edizioni di TTG. Come verranno festeggiati?
Festeggeremo con un happening aperto a tutti perché TTG è cresciuto e se siamo diventati quello che siamo è anche grazie al mercato che ci ha sempre supportato.