La top ten delle aziende italiane che pagano di più, ecco l'elenco

È la classifica tutta italiana delle aziende che pagano meglio i dipendenti: una guida agli stipendi medi erogati, con nome e cognome delle aziende, un punteggio che consente di confrontarne le performance retributive e un ranking che indica anche le aziende dove gli stipendi sono più bassi rispetto alla media di mercato italiana.

Il Company Salary Index 2016 di JobPricing, spiega Event Report, è basato su 180mila indicazioni arrivate al portale tramite 400mila questionari compilati online dagli utenti in forma anonima: considera, fra quelle che operano in Italia, solo le aziende di grandi dimensioni, rilevando la retribuzione annua lorda (esclusi premi, bonus e variabili) che erogano a direttori, dirigenti, quadri e impiegati.

Le aziende dove gli stipendi sono più alti
A livello di classifica generale, cioè calcolando la media retributiva di tutti gli inquadramenti, il Salary Index afferma che l’azienda che paga meglio i propri dipendenti è Procter & Gamble, le cui retribuzioni sono del 19 per cento superiori alla media nazionale.

Al secondo e terzo posto Sogei (Società General d’Informatica) e Banca d’Italia, entrambe con stipendi più alti del 18 per cento rispetto alla media nazionale. La classifica prosegue con Tenaris (siderurgia), Nokia-Siemens, Barilla e Microsoft, che retribuiscono i dipendenti con importi dal 17 all’11 per cento più alti della media. Salini Impregilo, Gruppo Hera e Unipol Sai chiudono la top ten rimanendo ancora bene al di sopra della media nazionale.

I settori merceologici per livello di remunerazione
Nella fascia alta della classifica, quella con retribuzioni sopra la media, prevalgono le aziende dei settori utilities (energia elettrica, gas e acqua), alimentare, largo consumo ed elettronica, spiega JobPricing, mentre nella fascia centrale, con retribuzioni nella media di mercato, si posiziona la maggior parte di tutti gli altri settori, in particolare telecomunicazioni, servizi bancari e assicurativi e manifattura.

Nella terza fascia, con le aziende che offrono stipendi sotto la media, spiccano i brand della consulenza fiscale, legale, amministrativa e gestionale fra cui Accenture, Deloitte e PricewaterhouseCoopers, e quelli dell’automotive, fra cui Maserati (-6,7 per cento della media nazionale), Iveco (-9,1 per cento), CNH Industrial (-10,1 per cento) e Fiat Chrysler (-11,3 per cento).

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