Il commento del direttore
Remo Vangelista
Alla luce dei risultati elettorali, il prossimo Governo dovrebbe avere un Ministero del Turismo autonomo. Nella campagna elettorale, infatti, gli schieramenti che si erano espressi a favore del ritorno a un dicastero dedicato per il comparto sono quelli che hanno portato a casa il risultato e che, senza ombra di dubbio, saranno fra i primi ad essere consultati per la formazione di un nuovo Governo.
"Bisogna dare al turismo un ruolo strategico con l'istituzione di un Ministero del Turismo con portafoglio - diceva Luigi Di Maio, candidato premier per il Movimento 5 Stelle al debutto della campagna elettorale -, che sia il regista delle politiche turistiche e promuova in modo unitario il Paese, catalizzando e indirizzando gli investimenti".
Sulla stessa linea la Lega, con Gian Marco Centinaio, capogruppo uscente del partito: “Il turismo non sarà più solo l'ultima lettera del Mibact – ha promesso -. Serve un Ministero del Turismo che sia anche il collante tra le Regioni e centralizzi le strategie”.
Percorsi diversi per i due vincitori, sulla tassa di soggiorno, come ha raccontato TTG Magazine in questo articolo, mentre una convergenza c’è sulla centralità del settore, considerato strategico sia dal M5S che dalla Lega.