Il commento del direttore
Remo Vangelista
Non si allenteranno le limitazioni e le restrizioni imposte dal lockdown di emergenza sanitaria dopo Pasquetta. Il Governo ieri, dopo l’incontro con le parti sociali, è indirizzato a emettere un nuovo decreto che conferma la ‘linea dura’ della serrata fino al prossimo 3 maggio.
Secondo il premier Giuseppe Conte, infatti, una riapertura anche parziale delle attività subito dopo Pasqua metterebbe a rischio tutto il lavoro svolto finora.
La linea è quindi quella di mettere prima in sicurezza “la Lombardia e tutti gli ospedali lombardi, e poi penseremo alla Fase 2" dice il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia. Cercando di mettere un freno al pressing di Confindustria, che in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto ha lanciato la richiesta di riaprire urgentemente le attività.
Dopo il 13 aprile, si intravvede però la possibilità di qualche minima apertura, con deroghe per piccole attività legate alla filiera agroalimentare, sanitaria, farmaceutica sempre rispettando le misure di distanziamento sociale.
È ancora presto, quindi, per pensare a una ripartenza delle attività.