Il commento del direttore
Remo Vangelista
La crisi di Governo che si è aperta mercoledì scorso non solo sembra ai più immotivata, ma mette a serio rischio tutta una serie di provvedimenti urgenti e urgentissimi, che verrebbero bloccati da un lungo stop dell’azione dell’esecutivo.
I primi a essere bloccati sarebbero i nuovi ristori, sempre più urgenti visto il protrarsi delle misure di contenimento anti Covid. Secondo il ministro dell’Economia Gualtieri, infatti, un governo non nel pieno delle sue funzioni non potrebbe chiedere alle Camere un nuovo scostamento di bilancio da 24 miliardi per far fronte alle esigenze più immediate, dai ristori a fondo perduto, appunto, fino al rifinanziamento della cassa integrazione. Senza contare lo stop ai fondi freschi per la sanità, quei tre miliardi che servirebbero per potenziare la campagna vaccinale.
Ammortizzatori sociali
Un bel problema, quindi, la situazione che si verrebbe a creare, con il decreto Ristori 5 in attesa di essere votato dal Parlamento, ma non solo. Anche la riforma degli ammortizzatori sociali resterebbe ferma al palo, una catastrofe in vista dell’appuntamento di fine marzo, quando scadrà il blocco dei licenziamenti.
Il caso Alitalia
Senza contare gli altri dossier ancora aperti, da Alitalia ad Autostrade, che rimarrebbero sospesi per lungo tempo senza nessuno a seguirli. E se è vero che Italia Viva si è impegnata a votare in ogni caso lo scostamento di bilancio necessario a finanziare i provvedimenti più urgenti, è anche vero che ogni passo compiuto potrebbe essere quello sbagliato. E i rapporti fra forze politiche non sembrano essere particolarmente distesi.