Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Siamo sempre stati controcorrente. Con 30 agenzie di proprietà, abbiamo sempre avuto l’idea di portare il brand al cliente finale”. Isabella Maggi (nella foto), direttore marketing e comunicazione del Gruppo Gattinoni, rivendica la scelta di dare una riconoscibilità ai punti vendita: una febbre che sta contagiando molti network, ma che per Gattinoni è ormai una filosofia consolidata. Portata avanti, recentemente, anche con la creazione dei nuovi concept store.
“Abbiamo deciso di fare come facevano le banche” spiega Maggi. L’idea di base è quella di “trasformare le agenzie in spazi dove di parla di viaggi e di altro”. Nei travel store di vendono vacanze, certo, “ma si presentano anche libri; poi c’è il merchandising”. Tutte cose che aiutano il brand del network a emergere. E a essere riconoscibile anche al cliente finale. In questo modo “le agenzie diventano piccole location”.
L’attenzione al catalogo
Trasmettere al cliente un’idea di ordine e di efficenza: questo è uno dei principi del modello di agenzia targato Gattinoni. “Ad esempio, le vetrine non devono essere solo piene di offerte: c’è un numero massimo di proposte che possono essere appese”, spiega il direttore marketing e comunicazione.
Inoltre, anche la collocazione dei cataloghi è importante, “perché il cliente vuole uscire con qualcosa in mano”. La pubblicazione, dunque, è un elemento chiave dell’agenzia: ma la disposizione delle brochure deve essere funzionale all’arredamento del punto vendita.
“Come categoria, noi agenzie di viaggi siamo arrivate per ultime in questo campo - aggiunge Isabella Maggi -: settori come l’abbigliamento o le assicurazioni lo fanno già da tempo”.