Il commento del direttore
Remo Vangelista
Alla luce della decisione dell’aeroporto di Amsterdam Schiphol di limitare i voli annuali a 478 mila, A4E , Era e Iata sottolineano che le raccomandazioni della Commissione europea devono essere seguite, poiché sostengono l’approccio equilibrato alla gestione del rumore e proteggono l’integrità del mercato unico.
L’industria aeronautica, come riporta TraveDailyNews, sta attivamente promuovendo la riduzione del rumore attraverso la modernizzazione della flotta, procedure operative migliorate e innovazione. Tuttavia, la decisione delle autorità olandesi di includere misure per la riduzione del rumore come la limitazione dei voli presenta una seria preoccupazione. I tagli arbitrari alla capacità comprometteranno anche ulteriori investimenti in aeromobili più silenziosi e più efficienti nei consumi.
Inoltre, le sei misure presentate dalle autorità olandesi sono mirate esclusivamente all’aviazione commerciale, nonostante il rumore emesso dall’aviazione generale e aziendale sia incluso nello scenario di base.
“La riduzione del rumore deve essere il fulcro, non la riduzione non necessaria dei voli e le restrizioni che vanno a discapito della connettività - ha affermato Montserrat Barriga, direttore generale di Eea -. Va seguito un approccio collaborativo e basato sulle prove per affrontare i problemi di rumore, piuttosto che restrizioni unilaterali della capacità che interrompono la connettività e il Mercato unico”.
“La Commissione europea ha valutato attentamente ogni misura proposta – ha aggiunto Ourania Georgoutsakou, amministratore delegato di Airlines for Europe -. Le osservazioni della Commissione non possono essere semplicemente ignorate. Siamo al fianco dei nostri membri mentre esplorano vie legali per garantire che gli sforzi di mitigazione del rumore siano equi, efficaci e proporzionati”.
“Contrariamente alle affermazioni del governo olandese, la valutazione della Commissione Ue afferma specificamente che il governo olandese ‘non ha seguito pienamente’ l’approccio equilibrato a Schiphol - ha chiuso Rafael Schvartzman, vicepresidente regionale per l’Europa di Iata -. Il processo non può essere guidato da una predeterminazione secondo cui le operazioni annuali devono essere ridotte a un certo livello. Il mancato rispetto della procedura prescritta da parte del ministro e l’interpretazione errata della decisione Ue compromettono l’integrità del processo nell’intera Ue”.