Ricerca Ue, la voglia di viaggiare più forte dell'inflazione

Magari per risparmiare sceglieranno hotel e ristoranti meno costosi, ma nei prossimi mesi gli europei non rinunceranno a viaggiare. A dirlo l’ultimo rapporto della Commissione europea per i viaggi, che indica come il 77% degli intervistati sia intenzionato a fare una vacanza nei primi sei mesi del 2023 e che il 63% (il 13% in più rispetto a un anno fa) lo farà in un Paese vicino.  

Come riportato da Traveldailynews, l’aumento dei costi preoccupa però il 23% degli intervistati, mentre un ulteriore 18% giudica la propria situazione finanziaria incerta. Tuttavia, nonostante l’insicurezza economica, il budget per gli spostamenti resterà invariato. Il 37% (il 6% in più rispetto a un anno fa) spenderà tra i 1.000 e i 2.000 euro a persona e il 19% supererà la soglia dei 2.000 euro. Inoltre il 44% (il 7% in più rispetto al 2022), ha già prenotato in tutto o in parte la prossima vacanza.  

Tuttavia, l’aumento dei costi condizionerà i comportamenti in vacanza. Il 18% del campione ha intenzione di ridurre gli acquisti a destinazione, il 16% di prenotare alloggi meno costosi, il 15% di scegliere ristoranti più convenienti. E anche l’acquisto di pacchetti all-inclusive e la visita di un minor numero di attrazioni sono presi in considerazione rispettivamente dal 12 e dal 10% degli intervistati.

Commentando la ricerca, Luís Araújo, presidente di Etc, ha dichiarato: “I dati recenti mostrano che i viaggi rimangono una priorità assoluta per gli europei. Queste tendenze - ha aggiunto - delineano un quadro di speranza per il settore quest’anno e dimostrano la resilienza di fronte alle sfide economiche globali”.

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