Il commento del direttore
Remo Vangelista
Inizia oggi la registrazione dei viaggiatori negli alberghi, nelle agenzie di viaggi e negli autonoleggi senza conducente imposta dal ministro degli interni spagnolo, Fernando Marlaska. A nulla sono servite le proteste unanimi del settore turistico contro questa ordinanza, che aumenta gli oneri burocratici per le aziende e comporterà, prevedibilmente, un aumento dei prezzi dei viaggi.
Come riporta Preferente, il regio decreto 933/2021 riguarderà alberghi, ostelli, pensioni, affittacamere, stabilimenti di turismo rurale, campeggi, aree di sosta per camper, appartamenti, bungalow e altri alloggi turistici simili.
I dati richiesti
I dati che devono essere forniti sui clienti sono nome e cognome, sesso, carta d’identità, nazionalità, data di nascita, luogo di residenza abituale, numeri di telefono, email, numero di viaggiatori e rapporto di parentela (nel caso in cui qualcuno di loro sia sotto età) e dati relativi alle transazioni. In totale, scrive Preferente, le aziende saranno tenute a fornire fino a 42 dettagli su viaggiatori e prenotazioni. I datori di lavoro turistici sostengono che le massicce misure di trattamento dei dati personali previste dal regio decreto violano le norme comunitarie sulla protezione dei dati e sulla privacy, tra cui quelle previste nelle modalità di pagamento.
Le irregolarità minori saranno punite con sanzioni da 100 a 600 euro solo se si tratta di irregolarità continuate, mentre le irregolarità gravi, con multe da 601 a 30mila euro, saranno comminate per mancata registrazione e totale omissione di informazioni.
Il Ministero degli Interni giustifica che questi documenti hanno permesso di localizzare molti criminali ricercati e catturati. Si stima infatti che siano stati più di 15mila i criminali che sono riusciti a essere localizzati grazie alla collaborazione di alberghi e agenzie.