Uber sui trasporti: “Necessario un intervento sostanziale del Governo”

Uber torna a suonare la carica contro il Ministero dei Trasporti in merito alla questione dei tre decreti emanati a fine marzo e che avrebbero dovuto “rivoluzionare il sistema di taxi e NCC”, come aveva dichiarato il ministro Vittorio Salvini.

A 3 mesi di distanza, con la stagione estiva ormai avviata e il grande appuntamento del Giubileo del 2025 alle porte, poco sembra cambiato.

“Purtroppo oggi viviamo un problema, ovvero che il sistema pubblico dei trasporti non di linea non riesce più a fornire un servizio come si dovrebbe, e anzi ha ancora tante inefficienze - ha dichiarato Lorenzo Pireddu, general manager di Uber -. La norma dei 30 minuti di attesa tra un servizio e l’altro per gli NCC, proposta nei decreti, guarda al passato e non al futuro”.

La preoccupazione è tutta rivolta al prossimo Anno Santo. Uber ha lanciato per Roma un accordo con Lime, per offrire oltre ai black Uber anche monopattini e biclette. Entro il 2030 l’intero parco macchine (al momento 10 mila) sarà ad emissioni zero. “Noi stiamo facendo la nostra parte; continuiamo a dialogare con le istituzioni ma l’unica proposta arrivata dal Campidoglio è di rilasciare nuove mille licenze taxi. Una risposta irrisoria”.

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