Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il merger tra Korean Air e Asiana Airlines, che ieri ha ricevuto il via libera definitiva dopo un iter durato quattro anni, avrà un risvolto anche nel mondo del low cost coreano. Se infatti da una parte Asiana rimarrà un brand sussidiario di Korean, le rispettive divisioni low cost saranno invece unificate sotto un unico marchio, Jin Air, che attualmente opera sotto l’ala della stessa Korean.
In Jin Air confluiranno così anche Air Busan e Air Seoul, in capo ad Asiana, portando alla creazione del più grande soggetto low cost della Corea, capace di una flotta di 58 aerei, secondo quanto riportato dalla Reuters. Supereranno in questo modo Jeju Air e T’Way, rispettivamente con 42 e 39 aerei.
Le operazioni di integrazione sia dei marchi low cost, sia di quelli delle due major inizieranno a partire dal 2025.