Tassare il consumo
degli aerei, l’idea
Ue che fa discutere

Una proposta che, appena enunciata, ha iniziato a far discutere. A lanciarla il neocommissario europeo con delega al clima, Wopke Hoekstra che, all’insegna dello slogan ‘chi inquina, paga’, ha avanzato l’ipotesi di una tassa sul consumo di kerosene per le compagnie aeree oltre all’obbligo, per quelle extra Ue, di versare un ‘prezzo del carbonio’ sulle emissioni di gas inquinanti, sul modello del Carbon Border Adjustment Mechanism.

Provvedimenti del tutto inediti dal momento che, a oggi, le compagnie aeree non pagano tasse sul carburante, nonostante il settore dell’aviazione sia responsabile di circa il 4% delle emissioni di gas serra nell’Ue e del 13,9% di tutte le emissioni dei trasporti.

L’obiettivo di Hoekstra, spiega lastampa.it, è dunque ridare slancio al Green Deal proponendo di rivedere la politica delle aliquote Iva zero sui viaggi internazionali, con l’obiettivo di ridurre del 90% le emissioni inquinanti nel settore dei trasporti entro il 2050, come previsto appunto dal Green Deal europeo.

Da subito contrari all’idea i Paesi del Sud Europa, preoccupati per le possibili ripercussioni sul costo dei biglietti aerei. “È quasi impossibile - ha commentato Willie Walsh, direttore generale di Iata - che i proventi delle nuove tasse tornino indietro all’industria per migliorare le prestazioni ambientali”. Secondo lui, dunque, le imposte aggiuntive non farebbero altro che rendere più difficile volare, senza peraltro migliorare la qualità dell’ambiente.

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