Il commento del direttore
Remo Vangelista
È toccato al chief commercial officer Alitalia, Ariodante Valeri, aprire i lavori della tappa conclusiva del roadshow per i dettaglianti e rivolgersi a cuore aperto alle agenzie: “Adesso vi dico io cosa ho capito in questi dieci incontri: dobbiamo essere più semplici eliminando i meccanismi che producono tossine; dobbiamo offrire maggiore assistenza, migliorando i servizi pre e post vendita; dobbiamo essere più vicini al cliente soprattutto in caso di problematiche. Ma adesso - riprende il manager dopo una pausa scenica - diteci dove commettiamo gli errori perché così possiamo migliorarci e migliorare il vostro lavoro”.
E le domande da parte degli agenti non mancano e parte il confronto tanto atteso. “Il mercato è veloce e si aspetta risposte immediate”. “Perché con voi ci sono delle procedure così complicate?”. “Quale sarà il destino di Milano Malpensa?”. “Per favore: date un segnale di cambiamento”.
Valeri ascolta, risponde colpo su colpo, in certi casi ammette gli errori della compagnia mentre in altri difende a spada tratta quella che sta diventando la sua compagnia: “Vedete - risponde il manager -, la mia promessa è stata una sola: portare mercato in Alitalia. In passato abbiamo avuto momenti difficili e abbiamo ecceduto nel pensare che il mercato si piegasse a noi. Abbiamo pagato questa cosa”.
Adesso, però, “dobbiamo capire che il mercato è liquido e se qualcuno lascia uno spazio questo si riempie in pochissimo tempo. Ormai non esistono più i vuoti”. Alitalia il primo passo l'ha fatto: ora occorre aspettare la risposta del mercato.
Giovanni Ferrario