Il commento del direttore
Remo Vangelista
Una compagnia nuova che riporti Air France-Klm su alcune rotte del lungo raggio dove i competitor, primi fra tutti i vettori del Golfo, stanno mettendo in difficoltà il gruppo franco-olandese, così come tutte le major del Vecchio Continente. Ma non chiamatelo vettore low cost.
È stato soprannominato Boost il nuovo progetto targato Af-Klm e contenuto all’interno del piano ‘Trust Together’, su cui ieri è stato alzato il velo dopo numerosi rumors e illazioni dei giorni precedenti. E le attenzioni erano tutte puntate nei confronti della nuova entità, sulla quale tutti erano pronti a scommettere come realtà low cost a lungo raggio.
Il progetto
“Boost si focalizzerà su mercati ultracompetitivi – ha spiegato il gruppo – consentendo ad Af-Klm di partire all’offensiva attraverso l’apertura di nuove rotte, riapertura di rotte sospese per mancanza di profittabilità e mantenimento di tratte sotto pressione. Questa nuova compagnia proporrà un’offerta semplice, moderna e innovativa, il cui posizionamento non sarà low cost”.
La flotta
Nessun accenno per ora ai collegamenti che verranno chiamati in causa, mentre è stato specificato che in flotta ci saranno 10 aerei entro il 2020, con il 30 per cento delle operazioni concentrate su nuove rotte. “La novità – prosegue il comunicato – servirà come laboratorio per tutto il gruppo come prodotto, tecnologia, servizi, customer experience e, non ultimo, metodi di lavoro”.
Le partnership
In aggiunta Air France-Klm rafforzerà ulteriormente le partnership, prima fra tutte quella con Delta, per implementare e ottimizzare il network senza incidere sui costi. “La nostra forza sta nel fatto che siamo sfidanti – ha commentato il ceo del gruppo Jean-Marc Janaillac –. Lo status quo non è un’opzione. Dobbiamo lanciare una nuova dinamica per ritornare ala leadership nei nostri mercati”.