Il commento del direttore
Remo Vangelista
Non importa che si tratti di airberlin, Monarch Airlines, FlyValan, Joon o Level. In positivo o in negativo, queste compagnie hanno qualcosa che le accomuna: rientrano tra le voci della 'bilancia' dei vettori nati nel 2017 o che nel corso del 2017 hanno visto il fallimento.
Un anno, quello passato, decisamente animato per i vettori nel mondo, almeno stando a quanto riporta un'analisi effettuata da ch-aviation e ripresa dal portale anna.aero e da hosteltur.
Secondo lo studio, infatti, il 2017 ha visto il debutto di 81 compagnie aeree, vale a dire una ogni 4 giorni e mezzo. Ma sull'altro piatto della bilancia, sono state 26 le aerolinee che hanno cessato l’attività, a fronte di costi difficilmente sostenibili e di una domanda troppo debole.
Identikit delle nuove compagnie
Tra le nuove nate, l'analisi evidenzia come il 58% di esse sia un vettore regolare, il 27% sia costituito da compagnie charter e il 12% di virtual airlines. Ma su 81 nuove nate, 57 di fatto non sono operative.
Oltre a FlyValan, Level e Joon già attive in Italia o di prossimo avvio, si aggiunge easyJet Europe, nata per effetto della Brexit dalla britannica easyJet, e, seppur tra mille annunci e dietrofront dei mesi scorsi, anche FlyVolare e Vlm Airlines.
Per quanto riguarda le fallite, ai casi più eclatanti delle sopracitate airberlin e Monarch Airlines, si somma FlyMarche.
Europa mercato più vivace
Al di là del mercato italiano, quello europeo si conferma come il più vivace per il trasporto aereo, con il 37% dei nuovi vettori che hanno visto la luce proprio entro i confini del continente, tra l'altro entro i primi 10 mesi del 2017.
Una vivacità comunque speculare anche in negativo, visto che su 26 aerolinee fallite nel mondo, 14 erano europee. Tra i fattori che hanno favorito queste circostanze, la ripresa economica a livello globale e il basso costo del carburante.