Stop ai B737 Max, gli effetti sull'economia e i conti di Boeing

Non solo sugli operativi delle compagnie aeree. Il blocco dei B737 Max inizia a pesare sulle tasche della prima economia mondiale. Secondo le stime del colosso finanziario Jp Morgan, pubblicate da El Mundo, lo stop agli aeromobili di casa Boeing è diventato un “fattore di incertezza” per l’economia statunitense, mettendo in “pericolo la crescita del Pil di un decimo e mezzo”.

A giustificare un peso di tale portata è l’influenza che l’industria aerospaziale ha sulle statistiche delle esportazioni Usa. Larga parte della produzione dei B737 è destinata, infatti, ai mercati esteri. Perciò la paralisi delle vendite vuol dire meno esportazioni e quindi meno crescita economica.

I costi per Boeing
Senza contare lo stallo dei fornitori di Boeing e del costruttore stesso, che aveva focalizzato gli impegni sulla gamma Max. Ora, secondo Jp Morgan, il costruttore dovrà fare i conti con la prospettiva che l'aereo non sia venduto per mesi, i costi di stoccaggio di quelli che continueranno a essere fabbricati e le più che probabili richieste delle compagnie aeree per il risarcimento dei 375 aerei che non possono volare ( più di 100 milioni di euro per unità).

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