Gara a tre per Alitalia, identikit dei pretendenti

Ultimi dieci giorni, poi si dovrà fare sul serio. L’affare Alitalia sembra ormai arrivato alle battute finali, anche se il passato ci ha abituato a tali e tanti colpi di scena che ormai siamo pronti a tutto. Il vicepremier Luigi Di Maio ha confermato che non si andrà oltre la scadenza del 15 luglio e chi volesse farsi avanti per Alitalia ha solo questi ultimi giorni per pensarci e decidere. Anche Atlantia, senza pregiudiziali, ha garantito. Tutto questo a meno che la garanzia di una cassa autosufficiente fino a fine anno circa non induca a qualche ripensamento last minute.

Nell’attesa degli sviluppi, non ci resta che andare a dare uno sguardo per vedere chi sono gli attuali tre cavalieri bianchi candidati a sedere nella quarta poltrona disponibile nella compagnie azionaria di Alitalia in compagnia di Delta, Fs e Mef.

Mister Avianca
Partiamo dall’ultimo, mister Avianca. German Efromovich è azionista di maggioranza della compagnia colombiana, dalla quale è stato recentemente destituito dal ruolo di vertice. Nato in Bolivia da famiglia di origini polacche, Efromovich costruisce le sue fortune nel petrolio e nel 2004 rileva il vettore sudamericano del quale United, di recente, gli toglie la presidenza per, pare, debiti non pagati al vettore Usa. I fatti del passato, comunque sia, lo mostrano come abile nel risanare le compagnie aeree in crisi e su Alitalia ha già detto: basteranno sei mesi per fare tornare i conti in ordine.

Destini incrociati
Sulla famiglia Toto, a cui fa capo l’omonimo gruppo, si è scritto di tutto, tanto che la stessa azienda ha deciso di scrivere una lettera al Messaggero per chiarire alcuni punti in sospeso su AirOne, Nuova Livingston e concessioni autostradali; temi sui quali si è speculato in lungo e in largo alla ricerca di retroscena o dietrologie. Certo è che i destini di Toto e Alitalia tornano a incrociarsi dopo qualche anno anche di lotte e carte bollate. Però garantiscono di avere intenzioni serie e soprattutto i soldi necessari.

Il presidente
Claudio Lotito, infine. Il vero outsider. Quando è spuntato il suo nome ha lasciato tutti a bocca aperta, tanto che qualcuno ci ha visto un ruolo giusto per mischiare le carte e costringere a prendere più tempo (vedi l’ultimo rinvio alla metà di luglio). Presidente della Lazio e investitore in diverse attività è nella terna finale grazie, ha garantito, a banche pronte a fornirgli i soldi necessari per entrare in Alitalia. Non ha mai parlato di piani o strategie, ma vuole giocare un ruolo di primo piano.

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